Giovani, formazione, cultura: i programmi Erasmus for All e Creative Europe
La commissaria europea per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassiliou, ha presentato oggi a Bruxelles due strumenti di programmazione comunitaria destinati, da un lato, a dare impulso alla mobilità transfrontaliera e alla competitività professionale e, dall’altro, a promuovere la cultura e la creatività negli Stati membri. Le risorse complessive a disposizione per “Erasmus per tutti” ed “Europa Creativa” ammonterebbero a oltre 20 miliardi di euro.
“Erasmus for All” raggrupperebbe tutti gli attuali programmi dell'UE, anche quelli di dimensione internazionale, nel settore dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport:
- Programma di apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig),
- Gioventù in azione,
- Erasmus Mundus,
- Tempus,
- Alfa,
- Edulink,
- Programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati.
L'obiettivo è quello di aumentare l'efficienza, semplifichare la presentazione delle domande di borse e ridurre la duplicazione e la frammentazione. ha l’obiettivo di allargare ad un maggior numero di persone la possibilità di intraprendere viaggi di studio o di formazione all’estero.
Rispetto all'attuale bilancio settennale, la Commissione propone per il programma “Erasmus for All” un incremento del 70% circa, che equivarrebbe a uno stanziamento di 19 miliardi di euro nel periodo 2014-2020.
Relativamente ai soli programmi di apprendimento della lingua straniera, attualmente la Commissione spende intorno ai 50 milioni di euro l’anno, garantendo a circa 100.000 cittadini europei la possibilità di seguire corsi ed esercitarsi sul campo. Nella maggior parte dei casi, i beneficiari di tali strumenti sono giovani allo stadio iniziale della loro formazione professionale.
Con il nuovo programma, ha affermato Dennis Abbott, portavoce della commissaria Vassiliou, si prevede di passare ad un investimento di circa 85 milioni di euro annui per l’apprendimento linguistico.
“Investire nell’educazione e nella formazione – ha commentato oggi Vassiliou – è il migliore investimento che possiamo fare per il futuro dell’Europa. Studiare all’estero migliora le competenze, così come le capacità di sviluppo e adattabilità degli individui, rendendoli più adatti al lavoro”.
La proposta di oggi fa parte di una più ampia politica comunitaria indirizzata al multilinguismo, inteso come strumento per migliorare la competitività dei cittadini europei nel contesto lavorativo internazionale.
Il programma “Creative Europe” ha, invece, l’obiettivo di accorpare gli attuali “Culture”, “Media 2007” and “Media Mundus” in un unico strumento di promozione del settore culturale e creativo. Le risorse stanziate a tal fine sono pari a 1,8 miliardi di euro, che rappresentano un incremento del 30% rispetto al quadro di programmazione attuale.
Nello specifico, “Creative Europe” servirà, tra le altre cose, a sostenere i professionisti dell’audiovisivo, salvaguardare e promuovere la diversità linguistica e culturale, sfruttando al massimo le possibilità del mercato unico, e concepire la cultura come strumento per l’occupazione e per la crescita sostenibile.
Su entrambe le proposte, al momento al vaglio del Consiglio, il Parlamento europeo dovrà prendere una decisione finale in fase di deliberazione sul budget comunitario 2014-2020.
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