Investimenti: piano Juncker in arrivo a dicembre
Il piano Juncker diventa concreto. Secondo quanto ha annunciato il neo presidente della Commissione europea, sarà presentato nel corso del Vertice di dicembre.
Il maxi pacchetto di investimenti da 300 miliardi, in arrivo da Bruxelles, comincia a delinearsi. La task force del Governo che dovrà comporre l’elenco di progetti si è, infatti, riunita per la prima volta martedì pomeriggio. Avrà tempo fino al prossimo 14 novembre per chiudere il suo lavoro. Dalla Ue, intanto, arrivano segnali di forte accelerazione. L’intenzione è anticipare le scadenze, approvando il piano ben prima di marzo.
Al Vertice di dicembre
Le parole di Jean Claude Juncker hanno dato il segnale di una decisa accelerazione: “Stiamo cercando di chiudere questo pacchetto di investimenti. Lo stiamo costituendo, componendo”. Anche se “non posso dire da dove arriverà il denaro, non posso dire in dettaglio quali saranno le destinazioni dei crediti”. Il pacchetto da 300 miliardi verrà composto in modo tale che “il Consiglio possa decidere a dicembre”. L’appuntamento, quindi, è fissato per il 18 e 19 dicembre prossimi.
La riunione
Nel frattempo i Paesi membri dovranno lavorare alla composizione dei loro elenchi: l’Italia si sta già muovendo e ha fatto partire le riunioni della sua task force. A Palazzo Chigi si sono incontrati il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il presidente di Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini, il responsabile delle Infrastrutture Maurizio Lupi, quello dello Sviluppo economico Federica Guidi e dell’Istruzione Stefania Giannini.
Il ruolo di Cdp e Bei
Ogni Ministero ha selezionato una lista di progetti da proporre: ci sono dentro principalmente infrastrutture, progetti di ricerca, economia digitale, ambiente. CDP, insieme alla Banca europea per gli investimenti, svolgerà il ruolo di advisor e aiuterà l’Esecutivo a individuare gli investimenti che hanno maggiori possibilità di arrivare a destinazione. Entro il 14 novembre la lista dovrà essere definita e sarà spedita a Bruxelles. Il compito della Commissione sarà analizzare gli elenchi di tutti i paesi membri. In questo senso, Eurogruppo ed Ecofin in programma giovedì e venerdì saranno anche occasione per avere un primo confronto collettivo.
Le prime ipotesi
Qualche prima indicazione sulla direzione nella quale andrà questo denaro comincia, comunque, già a emergere. Ci si sta rivolgendo alle bonifiche dei siti inquinati, ampiamente trattate dal decreto Sblocca Italia. Sul fronte delle infrastrutture, saranno ovviamente privilegiati i progetti inseriti nella rete di trasporto Ten. Mentre, per il resto, molto denaro andrà alle tecnologie informatiche per le scuole, alla ricerca e all’industria aerospaziale.
Tra gli investimenti in infrastrutture, dovrebbero comparire l’ammodernamento della rete Anas al Sud, l’elettrodotto che collegherà Sicilia e Calabria e il potenziamento dell’aeroporto di Catania. Alla fine, il valore di tutto questo materiale dovrebbe superare di molto i dieci miliardi indicati all’inizio dal ministro dell’Economia.
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