CIPE - la direttiva per il rilancio degli investimenti pubblici

 

Rilancio investimenti: Photocredi annca da Pixabay Dopo l’approvazione del nuovo regolamento del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), arriva la direttiva che mira al rilancio degli investimenti pubblici migliorando la capacità di programmazione e intervento della PA.

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La direttiva firmata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte si pone l’obiettivo di rilanciare gli investimenti pubblici, agendo su più fronti: dall'accelerazione ed efficienza della spesa pubblica, al miglioramento delle prestazioni delle amministrazioni nella preparazione e gestione dei progetti.

Il ruolo di coordinamento è attribuito al CIPE a cui le singole amministrazioni dovranno far riferimento, a cominciare dal sollecito invio dei rispettivi Documenti pluriennali di programmazione con l’elenco degli interventi necessari che, se approvati, saranno inseriti tra le “infrastrutture e le opere prioritarie” da realizzare. 

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Infrastrutture

Su questo fronte, la priorità sarà data alle opere con progetti già approvati e in ritardo di realizzazione. L'attenzione del Ministero dei trasporti (MIT) sarà inoltre focalizzata sui contratti di programma in materia stradale, ferroviaria e aeroportuale, prevedendo in particolare:

  • la deadline del 30 settembre dell’anno precedente l’inizio del nuovo periodo concessorio per l’invio dei contratti di programma tra l’ENAC e le società che gestiscono gli aeroporti;
  • l’adozione di criteri omogenei per le concessioni autostradali scadute.

Ambiente, energia e politiche industriali

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, la nuova direttiva sollecita i Ministeri dell'Ambiente, dell'Agricoltura e dei Trasporti a sottoporre a stretto giro al CIPE il Piano stralcio relativo al Dpcm del 20 febbraio 2019 che ha approvato il “Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

In relazione, invece, al settore energia, il Ministero dello Sviluppo economico e quello dell'Ambiente sono chiamati a fornire una panoramica dei macro obiettivi della Strategia energetica nazionale e della Strategia per lo sviluppo sostenibile per arrivare ad una pianificazione integrata delle due.

Infine, sul fronte della mobilità sostenibile, entro la fine del 2019 il MIT dovrà inviare al CIPE la proposta di aggiornamento del “Piano nazionale per la ricarica dei veicoli alimentati  ad energia elettrica” (PNire) per una pianificazione integrata delle strategie settoriali con la Strategia di sviluppo sostenibile. 

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Ricerca

La direttiva ha poi stabilito due scadenze per il Ministero dell'Istruzione, università e ricerca (MIUR) in relazione al Programma nazionale della ricerca 2015-2020:

  • entro il mese di settembre il MIUR dovrà inviare la relazione sull'avanzamento del Piano;
  • entro la fine del 2019, invece, il Ministero dovrà presentare l’aggiornamento del Piano stesso. 

Sanità

L’altro grande settore su cui confluiscono ingenti risorse pubbliche è la sanità.

Su questo punto è stato quindi stabilito che, entro il primo semestre di ogni anno, dovrà essere deliberata dal CIPE la ripartizione la ripartizione delle assegnazioni annuali disposte con la legge di Bilancio al Fondo sanitario nazionale (FSN), per permettere alle Regioni e agli altri organismi attuatori di avviare gli interventi senza ritardi.

Fondi Politica di coesione

Grande attenzione è riservata poi alla Politica di coesione, anche alla luce di alcune delle criticità e dei ritardi nella spesa dei fondi europei.

Per questo la direttiva ribadisce l’importanza che il CIPE sia tempestivamente informato sull'avanzamento dei Piani operativi nazionali (PON) e dei Patti per lo sviluppo - come già previsto dalla delibera 25/2016 - e indica di intervenire, tra le altre cose, anche:

  • sul piano tecnico-amministrativo, dove bisognerà avere il prima possibile un quadro aggiornato e completo della spesa effettiva di ciascuno Piano/Programma, nonché delle azioni per l’utilizzo delle risorse eventualmente riprogrammabili;
  • sul fronte della definizione della prossima programmazione 2021-2027, con il coinvolgimento del Dipartimento per la programmazione e la politica economica (DIPE) e della Ragioneria generale dello stato, in veste di osservatori.

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Monitoraggio e avvio dei progetti sui territori

La direttiva interviene anche sul fronte del rafforzamento del monitoraggio sugli investimenti pubblici, che verrà effettuato in due fasi:

  • nel processo istruttorio e deliberativo delle proposte di nuove assegnazioni di risorse presentate al CIPE;
  • nelle attività “a valle” della decisione assunta, con la finalità di confrontare l’andamento dei valori effettivi con quelli assunti in fase di programmazione (valori soglia).

Si punta, infine, a realizzare un Piano per assegnare, con delibera del CIPE, risorse - ancora da identificarsi - per il finanziamento di piccole e medie opere immediatamente cantierabili nei Comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti.

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> Consulta la direttiva

Photocredit: annca da Pixabay 

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