Proprieta' intellettuale - Parlamento UE, adeguare regole all'era digitale
Per tutelare il copyright nell'era digitale servono regole chiare e in linea con i cambiamenti apportati dall'uso delle nuove tecnologie. Questo l'appello lanciato dalla commissione giuridica del Parlamento europeo che ha adottato la sua posizione in merito alla proposta di direttiva per la protezione del diritto d'autore nel mercato unico digitale.
> Proprieta' intellettuale: tutela del copyright nel mercato UE digitale
Dopo l'intesa raggiunta dal Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio (Coreper) sulla proposta di direttiva per la protezione del diritto d'autore nel mercato unico digitale, anche la commissione giuridica (JURI) del Parlamento europeo ha definito la sua posizione in materia.
Si prepara così il terreno per i negoziati con il Consiglio, il cui avvio sarà annunciato dopo il via libera in plenaria il 2 luglio.
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Diritto d'autore, la proposta della Commissione UE
In occasione del discorso sullo Stato dell’Unione del 2016 del presidente Juncker, la Commissione UE ha presentato la sua proposta di direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, al fine di armonizzare il quadro giuridico dell’Unione applicabile al diritto d’autore e ai diritti connessi, tenendo conto degli utilizzi digitali e transfrontalieri dei contenuti protetti.
La nuova direttiva intende rafforzare la posizione dei titolari dei diritti d'autore che utilizzano le piattaforme online per la condivisione di video, come Youtube o Dailymotion. Queste piattaforme avranno l’obbligo di utilizzare strumenti efficaci, come tecnologie per individuare automaticamente canzoni o opere audiovisive che i titolari dei diritti hanno identificato e la cui autorizzazione o eliminazione è stata concordata con le piattaforme.
La Commissione propone, inoltre, di introdurre un nuovo diritto per gli editori di giornali, analogo a quello già esistente nel diritto dell’Unione per i produttori di film, i produttori discografici e altri operatori delle industrie creative. Il nuovo diritto riconosce l’importante ruolo svolto dagli editori nell’investire in contenuti giornalistici di qualità e nel crearli, essenziale per l’accesso dei cittadini alla conoscenza.
La nuova direttiva contribuirà anche a rendere più facile per i ricercatori l'uso delle tecnologie di text and data mining (TDM) per l’analisi di grandi insiemi di dati.
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La posizione della commissione JURI del PE
Secondo la commissione JURI per tutelare appieno il copyright nell'era digitale è necessario assicurare che artisti, creativi ed editori non siano privati della giusta retribuzione per le loro opere quando vengono condivise sulle piattaforme online.
E' necessario quindi stabilire quali sezioni di un articolo possono essere condivise dagli aggregatori di notizie senza pagare il titolare del diritto d'autore. Inoltre, le piattaforme digitali dovranno pagare i titolari di copyright per i contenuti condivisi in rete e rimuoverli qualora non siano stati pagati.
Al fine di proteggere la libertà di espressione, poi, alle piattaforme potrà essere richiesto di attivare appositi sistemi per consentire agli utenti di reinserire contenuti erroneamente rimossi per una presunta violazione del diritto d'autore.
La commissione intende anche rafforzare il potere contrattuale degli autori, affinché possano richiedere ai soggetti che sfruttano le loro opere una remunerazione aggiuntiva, nel caso in cui la cifra inizialmente stabilita sia sproporzionatamente inferiore rispetto ai benefici generati dalla commercializzazione del loro lavoro.
La nuova direttiva andrà a censurare i contenuti online?
A livello europeo non tutti sono soddisfatti della proposta di direttiva per la protezione del diritto d'autore nel mercato unico digitale.
Secondo l'eurodeputata tedesca Julia Reda le nuove regole, se adottate, andranno a limitare la libertà d'espressione, poiché introdurranno da un lato una tassa sui link - a danno soprattutto di autori indipendenti, piccoli editori e startup - e dall'altro affideranno a sistemi automatizzati il compito di controllare i contenuti protetti da diritto d’autore, compresi meme e parodie.
Prima di avviare i negoziati sulla proposta di direttiva, ribadisce l'europarlamentare, è necessario proseguire il dibattito in tutta l'UE, coinvolgendo società civile e policymaker. A tal fine sono state lanciate tre piattaforme - Save your internet, Change copyright e Save the link - che invitano i cittadini europei a entrare in contatto con gli eurodeputati per discutere insieme come adeguare al meglio la normativa UE sul diritto d'autore all'era digitale.