Fisco - misure UE contro le frodi IVA
Accordo politico tra gli Stati membri sui nuovi strumenti per colmare le lacune nel sistema dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) dell'UE. L'obiettivo è fermare le frodi dell'IVA su vasta scala, che ogni anno causano perdite pari a 50 miliardi di euro per i bilanci nazionali.
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La Commissione UE ha accolto con favore l'accordo politico raggiunto dagli Stati membri sui nuovi strumenti destinati a contrastare le frodi dell'IVA nell'Unione.
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Misure UE contro le frodi IVA
Le nuove misure, proposte dalla Commissione nel novembre 2017, mirano a instaurare un clima di fiducia tra gli Stati membri, in modo che possano scambiare più informazioni e promuovere la cooperazione fra le autorità fiscali e le autorità di contrasto nazionali.
Una volta entrate in vigore le misure, gli Stati membri saranno in grado di intensificare lo scambio di informazioni pertinenti e di cooperare più strettamente nella lotta contro le organizzazioni criminali e i terroristi.
Le nuove norme rafforzeranno la cooperazione tra gli Stati membri permettendo loro di contrastare le frodi dell'IVA con maggiore rapidità ed efficacia, anche nel caso delle frodi online. Si farà maggior ricorso ai sistemi informatici, che dovrebbero sostituire il trattamento manuale dei dati. Le informazioni sull'IVA e le informazioni riservate sui gruppi organizzati coinvolti nei casi più gravi di frodi dell'IVA saranno ora sistematicamente condivise con gli organismi di contrasto dell'UE.
Infine, un migliore coordinamento delle indagini fra le amministrazioni fiscali e le autorità di contrasto a livello nazionale e dell'UE garantirà che questa attività criminale in rapida evoluzione sia perseguita e affrontata in modo più rapido ed efficace. Le nuove misure potenzieranno considerevolmente la nostra capacità di individuare e bloccare truffatori e criminali che sottraggono entrate fiscali a loro vantaggio.
Le nuove disposizioni sulla cooperazione saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entreranno in vigore 20 giorni dopo. Le norme saranno applicate dal 1° gennaio 2020 in quanto l'accesso automatizzato alle informazioni raccolte dalle autorità doganali e ai dati di immatricolazione dei veicoli richiederà nuovi sviluppi tecnologici.
"Le nuove norme confermano la volontà degli Stati membri di affrontare insieme il problema della frode dell'IVA. L'Unione sta veramente facendo progressi sulla riforma dell'IVA, avviandosi verso un sistema adatto allo scopo e in grado di bloccare le attività criminali. Nell'insieme il pacchetto di proposte sull'IVA presentato dalla Commissione, di cui tali norme fanno parte, avrà un impatto profondo sulle frodi dell'IVA ed eserciterà un effetto positivo sulle finanze pubbliche e sui bilanci dei paesi dell'UE", ha commentato Pierre Moscovici, commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane.