Etichettatura a semaforo: MISE, rischio per il Made in Italy
Presentata all'ONU una risoluzione per introdurre le etichette a semaforo che rischiano di danneggiare la produzione agroalimentare Made in Italy. La risposta del Ministero dello Sviluppo economico.
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Sette paesi hanno presentato una risoluzione sull'etichettatura a semaforo, che, se approvata, rischierebbe di penalizzare le eccellenze e i prodotti tipici italiani.
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Etichettatura a semaforo
La risoluzione, che si trova all’esame preliminare di un organismo interno alle Nazioni Unite, propone delle misure - i cosiddetti semafori alimentari - finalizzate all’identificazione di cibi cosiddetti “salutari” e “non salutari”.
Il sistema classifica gli alimenti associando i bollini di colore rosso, giallo e verde in base al contenuto, più o meno elevato, di grassi, sale e zuccheri, ed è già stato fortemente contrastato dall'Italia in sede europea, dopo la sua introduzione nel Regno Unito, in quanto si ritiene che danneggerebbe l’export agroalimentare made in Italy. In base a questo meccanismo, infatti, l'85% delle Dop italiane riceverebbe il bollino rosso, mentre bevande gassate che prevedono edulcoranti al posto degli zuccheri sarebbero premiate con il bollino verde.
Il Ministero dello Sviluppo economico, insieme alla Rappresentanza permanente d'Italia presso l’ONU, è determinato a difendere il Made in Italy e le nostre tradizioni alimentari da un nuovo attacco portato avanti da un gruppo di Paesi, fa sapere una nota del MISE.
L’Italia, che già nel corso del vertice dei Capi di Stato e di Governo tenutosi lo scorso 27 settembre a New York era riuscita a sventare questa minaccia, ritiene non corretta l’azione portata avanti da questo gruppo di Paesi di investire della questione direttamente l’Assemblea generale dell’ONU che, essendo un organo di carattere politico, non possiede gli strumenti per esaminare questioni di carattere tecnico e scientifico, come nel caso delle malattie non trasmissibili.
Le eccellenze tipiche del Made in Italy agroalimentare hanno invece effetti positivi sulla salute, come dimostra l’elevata aspettativa di vita nel nostro Paese. Grazie proprio ad uno stile alimentare equilibrato tra la popolazione si è visto, negli ultimi anni, l’obesità infantile ridursi del 12%, continua la nota.
Più che su divieti e demonizzazione di prodotti di elevata qualità, gli organismi internazionali dovrebbero piuttosto mettere in campo strategie e politiche di informazione utili ad incoraggiare una dieta varia, come quella mediterranea, ed un sano stile di vita, conclude il MISE.
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