Agenzia Entrate: Art-bonus ammissibile per restauro chiesa del Comune
Con la risposta n. 81-2018 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che le erogazioni liberali destinate al restauro di una chiesa sono ammissibili al credito di imposta Art-bonus.
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Le erogazioni liberali finalizzate al restauro di una chiesa di proprietà comunale sono ammissibili all'Art-bonus. Il chiarimento dell'Agenzia delle Entrate arriva in risposta al quesito di un Comune che intende procedere al restauro di una chiesa di sua proprietà e vorrebbe beneficiare del credito d'imposta anche relativamente alle spese attinenti l’incarico per la progettazione dei lavori.
La risposta n. 81-2018
Il decreto legge n. 83 del 2014, ricorda l'Agenzia, ha istituito un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni effettuate in denaro da persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d’impresa per:
- interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici,
- il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione,
- la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
L'Agenzia ha chiesto un parere al Ministero dei Beni e delle attività culturali per giungere ad una definizione condivisa della questione sollevata nell'interpello e ha concluso che, dal momento che il bene culturale è di proprietà del Comune e che gli interventi così come prospettati nell’istanza rientrano tra quelli espressamente previsti dalla normativa, le spese per il restauro della chiesa, comprese quelle di progettazione, sono ammissibili al credito di imposta.