Carta dell'energia: ecco come Bruxelles vuole modernizzarla
Il Consiglio ha adottato le direttive di negoziato per la modernizzazione del trattato sulla Carta dell'energia (ECT), che dovrebbe indirizzare in modo sostenibile gli investimenti nel settore.
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Il trattato sulla Carta dell'energia è un accordo multilaterale che fornisce un quadro per il commercio e gli investimenti nel settore dell'energia. È stato firmato nel dicembre 1994 ed è entrato in vigore nell'aprile 1998. Attualmente aderiscono all'Energy Charter Treaty (ECT) 53 parti firmatarie e contraenti, compresi gran parte degli Stati membri dell'UE, l’Unione europea e l'EURATOM.
Le disposizioni chiave dell'ECT riguardano la tutela degli investimenti, il commercio di materiali e prodotti energetici, il transito e la risoluzione delle controversie. La maggior parte delle sue disposizioni non è stata riveduta dagli anni '90 creando problemi soprattutto nella materia della tutela degli investimenti, che non corrisponde più alle norme moderne.
L'elenco delle tematiche riguardanti la modernizzazione del trattato, al centro del negoziato avviato dal Consiglio, è stato approvato a novembre dello scorso anno ed include disposizioni in materia di tutela degli investimenti, sviluppo sostenibile e responsabilità sociale delle imprese, organizzazione regionale di integrazione economica (REIO), pre-investimento e transito, nonché alcune definizioni e la soppressione delle disposizioni ormai obsolete.
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Trattato sulla Carta dell’energia: al via i negoziati
Il Consiglio ha adottato una decisione che autorizza la Commissione ad avviare negoziati per questioni di competenza dell'UE. Al contempo, i rappresentanti dei governi degli Stati membri che sono parti del trattato sulla Carta dell'energia, riuniti in sede di Consiglio, hanno adottato una decisione relativa agli elementi che rientrano nelle loro competenze.
I negoziati intendono modernizzare le disposizioni della Carta dell’energia, in modo da tenere conto degli obiettivi di sviluppo sostenibile e climatici, nonché delle norme moderne di tutela degli investimenti e della risoluzione delle controversie investitore-Stato.
L'ECT modernizzato dovrebbe facilitare in modo sostenibile gli investimenti nel settore dell'energia, garantire la certezza del diritto e assicurare un livello elevato di tutela degli investimenti.
Uno dei principali elementi delle direttive di negoziato consiste nel garantire che gli obiettivi in materia di cambiamenti climatici e di transizione all'energia pulita siano rispecchiati nell'ECT modernizzato. Ciò significa precisare che l'UE può imporre ai partecipanti al mercato provenienti da paesi terzi di rispettare la legislazione applicabile dell'Unione e degli Stati membri, compresa quella relativa alla politica ambientale e di sicurezza.
L'obiettivo dell'UE sarà quello di allineare le disposizioni in materia di tutela degli investimenti alle norme moderne degli accordi recentemente conclusi dall'UE e dai suoi Stati membri.
L'ECT modernizzato dovrebbe ribadire esplicitamente il cosiddetto "diritto di legiferare", ossia il diritto delle sue parti contraenti di adottare misure a tutela della salute, sicurezza, ambiente e altri obiettivi di politica pubblica. L'UE intende inoltre chiarire che le disposizioni relative alla tutela degli investimenti non possono essere interpretate come un impegno delle parti contraenti di non modificare le proprie leggi. Le disposizioni relative alla risoluzione delle controversie investitore-Stato dovrebbero rispecchiare l'approccio seguito dall'UE negli accordi di tutela degli investimenti e la sua posizione nelle riforme multilaterali in corso.