Piattaforme online: in vigore le nuove norme UE per l'eCommerce
Garantire scambi equi e trasparenti attraverso un ambiente web affidabile, un sistema di gestione dei reclami e mediatori per la risoluzione delle controversie. E' l'obiettivo del nuovo regolamento UE 2019/1150 su piattaforme e siti di prenotazione online, app store e motori di ricerca.
> E-commerce: in arrivo norme UE per regolamentare il mercato
La normativa mira infatti a sfruttare pienamente i vantaggi dell'economia delle piattaforme online, tutelando sia le imprese che instaurano rapporti commerciali con i fornitori di questi servizi di intermediazione che i consumatori.
Nuove regole per le piattaforme online
Il regolamento UE 2019/1150 si applica ai servizi di intermediazione e ai motori di ricerca online forniti agli utenti commerciali e ai titolari di siti web aziendali che hanno il luogo di stabilimento o di residenza nell Unione europea e che, tramite tali servizi e motori di ricerca, offrono beni o servizi ai consumatori dell'UE.
In base alle nuove regole, i fornitori dei servizi di intermediazione devono garantire che i loro termini e le loro condizioni:
- siano redatti in un linguaggio semplice e comprensibile;
- siano facilmente reperibili dagli utenti commerciali, anche in fase precontrattuale;
- chiariscano quali sono le ragioni che giustificano le decisioni di sospendere, cessare o limitare, in tutto o in parte, la fornitura dei servizi di intermediazione online agli utenti commerciali;
- comprendano informazioni su eventuali canali di distribuzione aggiuntivi e potenziali programmi affiliati attraverso i quali i fornitori di servizi di intermediazione online possano commercializzare i prodotti e i servizi offerti dagli utenti commerciali;
- contengano informazioni generali sugli effetti dei termini e delle condizioni sulla proprietà e il controllo dei diritti di proprietà intellettuale degli utenti commerciali.
Eventuali modifiche dei termini devono essere comunicate agli utenti su supporto durevole e non devono essere applicate prima della scadenza di un periodo di preavviso ragionevole e proporzionato alle loro conseguenze, pari ad almeno 15 giorni. L'utente interessato, in ogni caso, ha il diritto di risolvere il contratto con il fornitore dei servizi di intermediazione online prima della scadenza del termine di preavviso.
Anche la limitazione e la sospensione della fornitura dei servizi di intermediazione online devono essere comunicate a ciascun utente preventivamente, mentre per la cessazione definitiva è richiesto un preavviso di almeno 30 giorni.
> E-commerce: sempre piu' italiani fanno la spesa online
Chiarezza su posizionamento e gestione reclami
Sia le piattaforme online che i motori di ricerca sono tenuti a indicare i principali parametri che determinano il posizionamento dei prodotti e delle varie offerte commerciali e i motivi della loro importanza relativa, inclusa l'eventuale possibilità di influire sul posizionamento pagando un corrispettivo e una descrizione di qualunque trattamento differenziato che riservino o possano riservare ai prodotti o ai servizi offerti ai consumatori.
Le piattaforme devono prevedere un sistema interno di gestione dei reclami degli utenti commerciali, facilmente accessibile, gratuito e basato sui principi della trasparenza e della parità di trattamento. Inoltre, devono indicare due o più mediatori disposti a impegnarsi nel tentativo di raggiungere un accordo con gli utenti commerciali sulla risoluzione extragiudiziale di controversie che insorgano tra il fornitore e gli utenti commerciali nell'ambito della fornitura dei servizi di in questione.
Applicazione dal 2020
Il Regolamento entra in vigore il 31 luglio, ma le aziende hanno ora un anno di tempo per adeguarsi alla normativa. Le nuove regole, infatti, si applicheranno in tutti gli Stati membri dell'UE dal 12 luglio 2020.
Entro il 13 gennaio 2022, e successivamente ogni tre anni, la Commissione procederà a una valutazione della normativa e presenterà una relazione in merito al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo.
> Ecommerce - export digitale in aumento, ma l'Italia resta indietro
Photo credit: Elaine Smith