Dl Semplificazioni: dirigenti pubblici valutati anche per spesa fondi UE
Grazie alla legge di conversione del decreto Semplificazioni, appena pubblicata in Gazzetta ufficiale, gli interventi finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e da altri fondi europei, compreso il Recovery fund, potranno contare su istruttorie e procedure amministrative accelerate. E gli obiettivi connessi alla spesa di queste risorse rientreranno nella valutazione delle performance dei dirigenti pubblici che ne sono responsabili.
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Con l'articolo 47 della legge di conversione del decreto Semplificazioni (legge n. 120-2020), il Governo prova ad imprimere un'accelerazione all'utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei e del Fondo Sviluppo e Coesione e getta le basi per evitare ritardi nella spesa delle risorse che l'Italia riceverà nell'ambito del Recovery fund.
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Priorita' ai progetti finanziati da fondi europei, FSC e Recovery fund
La norma del dl Semplificazioni opera in continuità con quanto previsto dal decreto-legge n. 69 del 2013, che ha stabilito l'obbligo per le amministrazioni pubbliche che si occupano di fondi UE di trattare prioritariamente tale materia rispetto alle altre di propria competenza.
All'obbligo di dare precedenza ai procedimenti e agli atti relativi ai fondi strutturali e di investimento europei, quindi non solo FESR ed FSE, ma anche FEASR e FEAMP, si accompagnava nel decreto la facoltà al Governo di sostituirsi all’amministrazione inerte o inadempiente.
Ora l’articolo 47 del decreto Semplificazioni rafforza questa disposizione, estendendo gli obblighi di trattazione prioritaria attualmente previsti in capo alle amministrazioni anche ai procedimenti relativi ad attività connesse all’utilizzazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) e alla realizzazione dei programmi nazionali per le riforme comunque finanziati attraverso il bilancio dell’Unione europea.
L'obbligo, quindi, varrà anche per i progetti del Piano nazionale per la ripresa finanziati dal Recovery fund.
Dirigenti pubblici valutati anche per gestione fondi UE
Per rafforzare il messaggio e rendere più efficaci gli obblighi procedimentali, il provvedimento stabilisce anche che gli enti e le amministrazioni interessati dalla norma debbano prevedere, nei sistemi di valutazione delle performance individuali dei dirigenti pubblici interessati, anche obiettivi connessi all’accelerazione dell’utilizzazione di tali fondi.
Una valutazione negativa della performance, ricorda la relazione tecnica che accompagna il dl Semplificazioni, rileva ai fini dell’accertamento della responsabilità dirigenziale e ai fini dell’irrogazione del licenziamento disciplinare per insufficiente rendimento, ai sensi del testo unico delle disposizioni sul lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche (D.Lgs. 165-2001).
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