Energy Release 2.0: pubblicati bando e portale del GSE

Foto di Cornell Frühauf da PixabayUn altro passo avanti verso la piena operatività del sistema Energy Release 2.0. È stato pubblicato il bando per l'assegnazione dell'energia elettrica nella disponibilità del GSE: passaggio molto atteso dopo il decreto approvato dal Mase a luglio. Si tratta del meccanismo che favorisce l'installazione di nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili pensato per le imprese energivore. Sul sito del GSE è stato pubblicato anche il portale per presentare la manifestazione di interesse.   

I contenuti del decreto di luglio e il meccanismo di regolazione

L'obiettivo del meccanismo è di spingere le imprese energivore a produrre autonomamente da fonti rinnovabili attraverso un sistema di anticipazione di energia nella disponibilità del GSE e con successiva restituzione.

Sul sito del GSE è stato pubblicato il bando per l'assegnazione delle quote energetiche, che determina:

  • il volume di energia elettrica nella disponibilità del GSE nei limiti della produzione attesa;
  • il profilo di cessione contrattuale dell'energia per quanto riguarda l'anticipazione da parte del GSE;
  • il prezzo di cessione;
  • le modalità di accesso dei clienti finali energivori;
  • i criteri per la determinazione della nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili che deve essere realizzata, anche tramite terzi;
  • gli schemi dei contratti. 

Il Gestore dei servizi energetici ha pubblicato anche il portale E-Release attraverso il quale è possibile partecipare alla procedura di assegnazione presentando una manifestazione di interesse. Il portale chiuderà il 13 gennaio 2025 alle ore 12.00.

Rinnovabili, le imprese energivore potranno chiedere un'anticipazione al GSE

Il meccanismo prevede che "i clienti finali energivori interessati hanno la facoltà di richiedere al GSE l'anticipazione, per un periodo di trentasei mesi, di una quota parte delle quantità di energia elettrica rinnovabile e delle relative garanzie di origine ad un prezzo di cessione definito dal GSE, da restituire in un periodo di venti anni a decorrere dall'entrata in esercizio degli impianti". 

La nuova capacità dovrà avere una potenza complessiva pari almeno al doppio di quella corrispondente all’energia elettrica oggetto di restituzione e dovrà essere realizzata mediante nuovi impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici di potenza minima pari a 200 kW ciascuno; oppure sarà possibile effettuare interventi di potenziamento/rifacimento degli impianti che consentano un incremento di capacità di almeno a 200 kW.

Energivore, il contratto a due vie con il GSE

L'anticipazione e la restituzione dell'energia elettrica devono avvenire "attraverso contratti per differenza a due vie, stipulati tra il GSE e i clienti finali energivori o soggetti terzi interessati, sulla base del medesimo prezzo di cessione, definito dal GSE tenuto conto del costo efficiente medio di produzione di energia rinnovabile da impianti di dimensione di scala efficiente che utilizzano tecnologie mature competitive".

Che cos'è il contratto di anticipazione

Il contratto di anticipazione prevede l’obbligo dell'azienda di realizzare la nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili, assicurandone l’entrata in esercizio entro quaranta mesi successivi alla data di sottoscrizione del contratto di anticipazione.

Nel contratto sono definite le modalità e le tempistiche in base alle quali il GSE calcola, per un periodo di trentasei mesi, in relazione al volume di energia elettrica assegnato, la differenza tra il prezzo di cessione e il prezzo medio mensile di vendita sul mercato organizzato dell’energia elettrica, e provvede, nel caso in cui la suddetta differenza sia negativa, ad erogare il relativo importo al cliente finale ovvero, nel caso in cui la differenza stessa risulti positiva, a conguagliare.

Entro 40 mesi l'azienda dovrà sottoscrivere il contratto di restituzione contenente il divieto di cessione ad altri soggetti del contratto di anticipazione e la facoltà di recesso, fermo restando l’obbligo di restituzione dei benefici goduti.

Un iter di approvazione lungo per l'Energy Release 2.0

Il 30 ottobre il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica aveva dato il via libera al decreto del direttore generale Alessandro Del Noce, che approvava le regole operative dell'Energy Release 2.0. Il documento era molto atteso: infatti il decreto ministeriale del Mase che attribuiva al GSE la competenza per stabilire le regole operative risaliva al luglio scorso e a settembre la Commissione europea aveva richiesto ulteriori informazioni sul provvedimento. Il decreto direttoriale di ottobre rendeva operative le regole di accesso e fruizione del Dm Energy Release 2.0 per le imprese, anche in forma aggregata, iscritte nell'elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica" (le energivore), istituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

Qui un approfondimento sul decreto Energy Release

Consulta il bando

Consulta il DD 11 del 30 ottobre 2024

Consulta l'Allegato 1 al DD 11 del 30 ottobre 2024

Consulta l'Allegato 2 al DD 11 del 30 ottobre 2024

Consulta l'Allegato 3 al DD 11 del 30 ottobre 2024

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