Approvato il Piano Energetico Regionale dell'Emilia-Romagna
Il fondo per gli interventi del Piano energetico regionale, approvato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha una dotazione di 30milioni di euro all’anno per tre anni; a questa si aggiungeranno risorse dei Programmi europei per 80 milioni di euro in cinque anni. Il Piano energetico prevede che si realizzino in ogni comune ed in ogni provincia programmi per il risparmio e la riqualificazione energetica negli edifici e nell’edilizia residenziale pubblica.
L’Emilia-Romagna affiancherà gli interventi statali già previsti con accordi con gli istituti di credito che prevedano interventi regionali per abbattere il costo degli interessi per i cittadini. Sono previsti interventi per creare grandi piattaforme di produzione di moduli fotovoltaici. Per le biomasse saranno previsti incentivi per la valorizzazione delle biomasse endogene di derivazione agro-forestale con impianti di piccola taglia.
Gli altri interventi del piano prevedono il sostegno agli investimenti per l’efficientamento energetico nelle imprese e per la dotazione di fonti rinnovabili nelle aree industriali; incentivi alla attivazione diffusa di piccoli impianti (fino a 3 megawatt) che usino biogas o biomassa nelle imprese agricole; il sostegno alla ricerca che si svolge nelle Università e nei Centri Enea e Cnr dell’Emilia-Romagna che si rivolge in particolare ai nuovi combustibili, alle nuove tecnologie per il fotovolotaico, ai sistemi di cattura della CO2 e anche alla partecipazione ai programmi di ricerca europei per il nucleare di quarta generazione e di fusione.
Per quanto riguarda il bilancio energetico regionale, l´Emilia-Romagna ha un consumo interno lordo di energia (dato 2005) pari a 18,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep): di essi il 55% è costituito da gas naturale, il 35% di prodotti petroliferi. Il 70% dell’energia consumata in regione è di importazione e la produzione interna, che arriva a 5,4 milioni di tep, è costituita principalmente da gas naturale (4,8 milioni di tep), seguono le fonti rinnovabili (idroelettrica, biomasse, eolica, solare).
I consumi energetici finali rappresentati dall’industria, residenziale, terziario, trasporti, agricoltura sono cresciuti costantemente nel corso degli anni: nel 1995 erano pari a 11,3 milioni di tep, nel 2005 sono arrivati a 14,2 milioni di tep (+2,6% all’anno in media). L'industria incide per il 33% dei consumi finali, i trasporti per il 29%, il residenziale per il 22%, il terziario per il 13%, l’agricoltura per il 3%.
(Fonte: Regione Emilia Romagna)