CdM – le misure del nuovo decreto Terremoto
In Gazzetta ufficiale il decreto n. 205-2016 sui nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dal sisma
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Dopo il decreto-legge n. 189-2016, relativo alla ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto, alla ripresa del sistema produttivo e al sostegno dei lavoratori, il 4 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo provvedimento per ridefinire l'area del cratere e fare fronte alle conseguenze delle scosse verificatesi tra il 26 e il 30 ottobre. Il testo, pubblicato in Gazzetta ufficiale, è entrato in vigore l'11 novembre.
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La priorità del dl n. 205-2016 è assicurare l'assistenza abitativa delle popolazioni colpite, da una parte attraverso l'acquisto e l'installazione di container da parte del Dipartimento della protezione civile, dall'altra autorizzando la riparazione degli edifici che hanno subito danni lievi, previa presentazione di un progetto firmato da un professionista abilitato che stimi il danno e attesti il nesso di causalità tra il terremoto e lo stato della struttura.
Sul fronte della ricostruzione pubblica, il decreto-legge permette ai Comuni di effettuare direttamente gli interventi urgenti sul patrimonio storico e artistico, dietro comunicazione al Ministero dei Beni e delle attività culturali, mentre all'ANAS è affidato il compito di mettere in sicurezza le infrastrutture di sua competenza e di ripristinarne la viabilità.
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Uno stanziamento di 10,9 milioni di euro viene destinato al sostegno della zootecnia, in particolare ai settori del latte, della carne bovina, ovicaprino e suinicolo, in aggiunta agli altri interventi per le imprese agricole previste dal dl 189-2016.
Ulteriori misure riguardano la prosecuzione delle attività didattiche, dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente, e l’assunzione di nuovo personale a tempo determinato nei Comuni interessati dal sisma.
Ulteriori provvedimenti potranno essere definiti in sede di esame da parte del Parlamento, anche tenendo conto delle coperture previste dalla legge di bilancio, che al momento autorizza una spesa di circa sette miliardi di euro per la ricostruzione pubblica e privata, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori interessati dal terremoto.