Bonus investimenti Sud – nuove FAQ sul credito di imposta
Il Ministero dello Sviluppo economico ha aggiornato le risposte alle domande frequenti (FAQ) sul credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.
> Bonus Sud – Agenzia Entrate, cambia il modello di comunicazione
Online gli aggiornamenti alle FAQ sul Bonus Sud, il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive del Mezzogiorno.
> Bonus Investimenti Sud – circolare Entrate 12/E-2017 su credito d'imposta
Il Bonus investimenti Sud
Istituito dalla legge di Stabilità 2016, il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate al Sud è stato potenziato dal decreto Mezzogiorno n. 243-2016, convertito nella legge n. 18 del 2017.
L'incentivo è riconosciuto ai titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, per i nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate in determinate aree delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.
L'intensità dell'agevolazione è pari al:
- 45% dell'investimento ammissibile per le piccole imprese,
- 35% dell'investimento ammissibile per le medie imprese
- 25% dell'investimento ammissibile per le grandi imprese.
L'ammontare massimo di ciascun progetto di investimento è pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese, a 10 milioni per le medie imprese e a 15 milioni per le grandi imprese.
Le imprese che intendono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate che, previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione dell'incentivo.
Le risorse del PON Imprese
Al finanziamento dello strumento contribuisce anche il Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020, con risorse destinate alle sole PMI che hanno ottenuto l'autorizzazione alla fruizione da parte delle Entrate, a condizione che abbiano effettuato un investimento di almeno 500 mila euro e riconducibile agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, con esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca.
Con il decreto ministeriale del 29 luglio 2016, poi modificato dal decreto ministeriale 9 agosto 2017, al Bonus investimenti sono state assegnate, in fase di prima applicazione, risorse per un importo pari a 161,8 milioni di euro, di cui 123 milioni destinati alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 38,8 milioni destinati alle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna).
Con decreto direttoriale del 23 aprile 2018, il Ministero dello Sviluppo economico ha definito una nuova procedura di ammissione delle PMI in relazione alle risorse a valere sul Programma Imprese e competitività. La nuova procedura si applica ai progetti di investimento che comprendono investimenti effettuati dalle PMI beneficiarie a decorrere dal 1° marzo 2017.
> MISE - novita' su Credito imposta investimenti Mezzogiorno
Le FAQ sul credito di imposta
La prima domanda frequente cui il MISE ha dato risposta riguarda proprio la procedura per accedere al credito d’imposta cofinanziato con risorse del PON I&C.
Le imprese che intendono avvalersi del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, spiegano le FAQ, devono presentare la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta all’Agenzia delle Entrate in via telematica.
L’Agenzia, ricevuta la comunicazione e previa verifica dei dati dichiarati nella stessa, invia alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta e trasmette i soli progetti presentati da PMI non appartenenti al settore primario al Ministero dello sviluppo economico che ne valuta la cofinanziabilità con risorse del PON Imprese.
L’attività istruttoria svolta dal Ministero è circoscritta alla verifica della sussistenza dei requisiti necessari per l’ammissione dei progetti al finanziamento nell’ambito del PON, sulla base dei criteri di cui agli articoli 3 e 4 del decreto 29 luglio 2016.
In caso di istruttoria con esito positivo, il Ministero adotta un apposito provvedimento di utilizzo di risorse del PON I&C recante, tra l’altro, gli obblighi e gli adempimenti a carico dell’impresa beneficiaria derivanti dal cofinanziamento comunitario. In caso di mancato superamento dell’istruttoria svolta dal Ministero, resta ferma l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate a valere su risorse nazionali.
Tra l'altro, chiariscono le FAQ, una volta ricevuta l’autorizzazione alla fruizione da parte dell’Agenzia delle Entrate, la PMI destinataria non deve attendere l’esito dell’istruttoria del Ministero per la fruizione dell’agevolazione e può utilizzare in compensazione il credito d’imposta.
Le FAQ chiariscono inoltre che le imprese beneficiarie del credito d’imposta hanno l’obbligo di rendicontare al Ministero dello sviluppo economico le spese di acquisizione delle immobilizzazioni solo se sono destinatarie del provvedimento di utilizzo delle risorse del PON Imprese e che al MISE vanno rivolte le richieste di informazioni unicamente per le tematiche riguardanti le condizioni per l’utilizzo delle risorse del Programma.
In tutti gli altri casi, invece, eventuali chiarimenti possono essere richiesti all’Agenzia delle Entrate.