Economia circolare - Green Alley Award, una startup italiana in finale
C’è anche una startup italiana, Ecoplasteam, tra i sei finalisti del Green Alley Award 2018, il premio per le imprese europee che promuovono l'economia circolare.
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Sei startup provenienti da altrettanti Paesi europei, tra le quali un'italiana, arrivano in finale al Green Alley Award 2018, il premio per le neoimprese che abbiano sviluppato un modello di business nelle aree dell'economia circolare digitale, del riciclo e del trattamento dei rifiuti. La vincitrice, che sarà scelta dopo un pitch dal vivo il 18 ottobre 2018 al Berlino, riceverà un premio di 25mila euro.
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Le startup finaliste
Ecoplasteam (Italia) - La soluzione “EcoAllene” risolve un problema che viene ancora ritenuto un ostacolo da numerosi esperti dell’economia circolare: la difficile separazione dei materiali compositi, come i rifiuti che includono un film plastico e un film metallico.
Invece di ricorrere a processi complessi per separare i componenti, il sistema di produzione brevettato di Ecoplasteam crea un nuovo materiale versatile che consente di realizzare capi di abbigliamento, lastre di pavimentazione o articoli per la casa.
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Superseven (Germania) - La tedesca Superseven impiega il marchio Repaq per sviluppare soluzioni di imballaggio completamente biodegradabili che possono competere dal punto di vista tecnico con quelle in plastica. L’imballaggio a pellicola è realizzato in cellulosa compostabile con certificazione TÜV. Completamente privo di inquinanti, è adatto all’uso alimentare e innocuo per ambiente, animali ed esseri umani.
Refurbed (Austria) - La startup austriaca Refurbed riporta in vita interi prodotti, e non solo le materie prime. I dispositivi elettrici ed elettronici come smartphone, tablet, monitor ed elettrodomestici vengono revisionati da tecnici esperti e ritornano a funzionare come nuovi. Questo significa che attrezzature altrimenti smontate e riciclate separatamente vengono ora recuperate nel loro insieme, con un risparmio del 40% per i consumatori che le acquistano.
MIWA (Repubblica Ceca) - Minimum Waste, la riduzione al minimo dei rifiuti, è lo scopo di questa startup la cui tecnologia di recente sviluppo consente ai retailer e ai consumatori di generi alimentari di comprare e vendere senza imballaggi.
I rivenditori ricevono la merce dai produttori in contenitori riutilizzabili da cui i consumatori prelevano in loco la quantità precisa che desiderano; i contenitori vengono poi lavati e restituiti al produttore per essere riutilizzati.
Circular IQ (Paesi Bassi) - Per adottare decisioni di acquisto sostenibili è necessario disporre di informazioni dettagliate sulla sostenibilità dei prodotti. “Circular IQ” è un’applicazione che raccoglie e aggrega i dati dell’intera catena di fornitura, dall’origine dei materiali ai contratti con il fornitore. In questo modo le aziende possono monitorare e ottimizzare la sostenibilità dei propri prodotti e garantire trasparenza a clienti e acquirenti.
Aeropowder (Regno Unito) - La britannica Aeropowder ha messo a punto un materiale isolante alternativo per gli imballaggi. Questo prodotto ecologico e sostenibile è realizzato con materiali di riciclaggio, che sostituiscono le scatole termiche di polistirene tradizionali. Il prodotto “Pluumo” è costituito da piume d’avanzo che sarebbero altrimenti smaltite, all’interno di buste protettive biodegradabili certificate.