Ora solare-legale: slitta stop a cambio stagionale, Paesi UE chiedono tempo
Impossibile porre fine al cambio stagionale dell'ora nel 2019, i Paesi UE chiedono tempo. Il settore del trasporto aereo, in particolare, avrebbe bisogno di 18 mesi per organizzarsi. Ecco cosa significa in Italia avere solo l’ora legale, in termini di risparmio energetico ed economico.
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La proposta della Commissione europea di abolire lo spostamento delle lancette due volte l’anno è messa in stand-by. Una maggioranza di Paesi membri propone di rinviare l’eventuale entrata in vigore di una misura considerata controversa.
La proposta della Commissione UE
Tre gli obiettivi della proposta legislativa presentata dal presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker:
- porre fine al cambio stagionale dell'ora nell'intera Unione europea;
- stabilire un calendario chiaro e immediato per rendere effettive le modifiche;
- incoraggiare la consultazione a livello nazionale ed europeo al fine di garantire un approccio coordinato tra i paesi.
La proposta dell’Esecutivo è di abolire il doppio cambio di ora durante l’anno, lasciando ad ogni Paese la libertà di optare per l’ora legale o per l’ora solare una volta per tutte.
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Il Consiglio prende tempo
Durante una riunione ministeriale a Graz, in Austria, molti Governi hanno appoggiato la proposta della presidenza austriaca dell’Unione europea di rinviare la questione al 2021.
“Una maggioranza di Paesi è a favore dell’abolizione del cambio di ora, tre sono scettici e uno ha paura di creare un’Europa a macchia di leopardo”, con troppe differenze tra i Paesi membri, ha detto il ministro dei Trasporti austriaco Norbert Hofer.
Il ministro ha spiegato che il settore aereo avrebbe bisogno di almeno 18 mesi per organizzarsi.
Con l’ora legale risparmi per 111 milioni
In base alle stime fornite da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, grazie all’ora legale l’Italia ha risparmiato 554 milioni di kilowattora.
Dal 25 marzo 2018, grazie all'ora quotidiana di luce in più, i kilowattora risparmiati sono pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 205mila famiglie, che rappresenta un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 290 mila tonnellate.
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Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2018 è pari a circa 111 milioni di euro.