QFP post 2020 - Parlamento UE, piu' fondi a Programma per mercato unico
Gli eurodeputati chiedono di aumentare il budget destinato al programma relativo al mercato unico nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale post 2020, dedicando una linea di finanziamento alla vigilanza del mercato e alla sicurezza dei prodotti.
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Nella seduta plenaria di martedì l'Europarlamento ha approvato la relazione sulla proposta di regolamento che istituisce il programma relativo al mercato unico per il periodo 2021-2027, il successore di COSME. Il programma è destinato a proteggere i consumatori, oltre che a rafforzarne il ruolo, e a consentire a molte piccole e medie imprese (PMI) di trarre pieno vantaggio da un mercato unico ben funzionante.
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Programma UE per il mercato unico post 2020
Gli eurodeputati hanno approvato una serie di emendamenti alla proposta presentata lo scorso giugno dalla Commissione UE, a partire dall'aumento dei fondi destinati al programma, da 4.088.580.000 euro a 6.563.000.000 euro a prezzi correnti.
L'obiettivo è rafforzare il sostegno alle PMI e ai consumatori, istituendo anche un'apposita linea di finanziamento per la vigilanza del mercato e la sicurezza dei prodotti. Nella relazione il Parlamento europeo pone l'accento anche sullo sviluppo delle tecnologie digitali e sul loro impatto nel mercato unico, tenendo conto del crescente ricorso all'intelligenza artificiale e ai nuovi modelli di economia collaborativa.
Per garantire la massima disponibilità al finanziamento di azioni che rientrano negli obiettivi del programma, secondo gli eurodeputati i costi totali del sostegno amministrativo e tecnico non dovrebbero superare il 5% del valore della dotazione finanziaria.
Il programma per il mercato unico sostiene "la promozione di un approccio più strategico, trasparente e integrato per il conseguimento di un mercato interno ben funzionante per i prossimi sette anni", ha dichiarato l'erodeputato Nicola Danti, relatore della proposta. Le azioni e le iniziative proposte dal programma saranno assolutamente necessarie per rispondere a tutte le sfide del mercato unico e in particolare per adattarlo a un contesto in rapida evoluzione, caratterizzato dalla rivoluzione digitale e dalla globalizzazione, ha sottolineato Danti.
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