Autoconsumo - verso incentivi per le comunita’ energetiche rinnovabili
Detrazioni fiscali stabili per gli interventi di riqualificazione energetica e meccanismi premianti per l'autoconsumo. Sono alcuni dei punti chiave della risoluzione approvata all'unanimità dalla commissione Industria del Senato.
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“Se da una parte la necessità è quella di aumentare la capacità di produzione rinnovabile, dall’altra è necessario anche orientare i consumi, per far sì che questa stessa produzione venga consumata istantaneamente”, sostiene il presidente della commissione parlamentare Gianni Girotto (M5S).
L’autoconsumo, prosegue il senatore, è una delle soluzioni che realmente possono contribuire a realizzare alternative alle fossili e abbattere anche la dipendenza energetica del nostro Paese, capace di stimolare enormi investimenti con importanti ricadute dirette sul piano industriale, occupazionale nonché ambientale.
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Agevolazioni per le comunità energetiche rinnovabili e autoconsumo
L’atto impegna anche il Governo a prevedere un meccanismo premiante sull’autoconsumo, e ad adottare misure di agevolazione fiscale o contributi in conto capitale a favore delle comunità energetiche.
Il testo preme molto sul ruolo delle Comunità energetiche rinnovabili (CER o Local Energy Communities - LEC), ossia le aggregazioni di cittadini, enti locali e PMI che si associano per la produzione, l'accumulo e il consumo di energia in forma aggregata.
La Comunità energetica permette ai cittadini e agli enti locali di garantirsi l'approvvigionamento di energia elettrica autoprodotta ai costi di produzione dell'energia rinnovabile, che sono oggi minori rispetto a quelli dell'energia da fonte fossile.
Per far sì che le comunità energetiche possano svolgere la propria funzione è fondamentale accelerare nell'installazione di contatori "intelligenti" di seconda generazione (Smart Meters 2G), che ad oggi coprono circa il 20% delle utenze italiane.
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Anche il cosiddetto "consumo di prossimità", ovvero l'autoconsumo di energia prodotta in comunità delimitate geograficamente, è uno strumento che la risoluzione definisce virtuoso e da incoraggiare se attuato con modalità tali da incentivare la simultaneità fra produzione da fonte rinnovabile e consumo, e quindi l’ottimizzazione della produzione rinnovabile e la riduzione dei flussi di energia sulle reti di trasmissione.
Per incentivare le comunità energetiche, quindi, la risoluzione approvata all’unanimità dalla commissione Industria di Palazzo Madama suggerisce di:
- stabilizzare e potenziare le misure che dispongono il super ammortamento e le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e per l'acquisto degli impianti che producono energia da fonti rinnovabili;
- prevedere un meccanismo premiante sull'autoconsumo, anche in alternativa allo "scambio sul posto", che stimoli l'utilizzo di sistemi di accumulo per la massimizzazione dell'autoconsumo;
- incentivare criteri di sostenibilità economica che consentano di contenere i costi per i consumatori, tenuto conto che molti impianti alimentati a fonte fossile sono in fase di avanzato ammortamento e potrebbero essere soggetti a un meccanismo di esenzione ridotto, al fine di liberare risorse per la riduzione delle bollette e lo stimolo di nuovo autoconsumo.