L’idrogeno sara’ al centro del mix energetico globale?
Tra i diversi scenari per decarbonizzare il mix energetico, l’idrogeno sta assumendo un ruolo sempre più centrale. E l’Italia, grazie anche all’esperienza maturata a livello internazionale da alcune delle società, avrebbe le carte in regola per produrre idrogeno da fonti rinnovabili.
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E’ quanto emerso al Ministero dello Sviluppo Economico nel corso del primo tavolo sull’idrogeno, presieduto dal sottosegretario Davide Crippa, cui hanno partecipato anche Alstom Italia, ENEA, ENI, Environment Park, Fincantieri, Fondazione Bruno Kessler, Gruppo ESSECO, Hydrogen Park, l’Istituto per l’innovazione tecnologica di Bolzano, Industrie De Nora, Sapio, Snam, Solid Power ed RSE.
L’idrogeno da fonti rinnovabili servirà a decarbonizzare il mix energetico?
Il tavolo di lavoro di fatto avvia un percorso che permetterà la definizione di priorità, indirizzi e valutazioni di competitività nel settore delle tecnologie dell’idrogeno, con l’obiettivo di contribuire efficacemente alle future scelte che verranno assunte per adempiere agli impegni presi in ambito internazionale, come il protocollo sottoscritto dal Ministero lo scorso ottobre all’Hydrogen Energy Meeting di Tokyo.
“Ho colto con grande soddisfazione l’interesse sul tema dell’idrogeno da parte dei partecipanti”, ha dichiarato il sottosegretario, “si rafforza la nostra convinzione che sono già presenti in Italia tutte le risorse necessarie per puntare all’idrogeno da fonti rinnovabili, anche grazie all’esperienza maturata a livello internazionale da alcune delle società e degli enti coinvolti”.
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L’adesione del nostro Paese all’iniziativa 'Mission Innovation' del 30 novembre 2015 in occasione della COP 21 di Parigi, impegna l’Italia e gli altri Paesi aderenti a raddoppiare i propri investimenti pubblici per le attività di ricerca e sviluppo di tecnologie 'pulite' entro il 2021, si legge in una nota del MISE.
Proprio nell’ambito delle sfide tecnologiche previste ce n’è una proprio sull’idrogeno da fonti rinnovabili. Anche la Commissione europea, con il lancio dell’iniziativa per l’idrogeno a settembre, ha ribadito che tale fonte è in grado di offrire un ampio spettro di applicazioni per l’integrazione nel sistema delle energie rinnovabili.
“Sia nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che nel Piano Triennale 2019-2021 della Ricerca di Sistema elettrico – sottolinea Crippa – abbiamo riservato all’idrogeno e alla sua filiera un interesse significativo nella prospettiva di progressiva decarbonizzazione. Del resto, anche durante la mia recente missione in Giappone ho avuto modo di constatare che a livello internazionale si sta puntando decisamente sull’idrogeno. Per questo motivo, ho chiesto ai partecipanti al tavolo di lavorare, anche in sinergia tra loro, su progetti e idee progettuali da mettere in campo, che possano permetterci la definizione dei criteri di valutazione dei progetti, e di come questi progetti abbiano una ricaduta sui territori”.
Nel mese di luglio è previsto un nuovo incontro per valutare le idee progettuali proposte dagli Enti e dalle società interessate.