Manovra: ok da Bruxelles, ma preoccupano i debiti alti
Via libera da Bruxelles alla Manovra italiana 2020, nonostante alcune riserve per quanto riguarda il rischio di non rispetto del Patto di stabilità. Particolare riferimento ai parametri insufficienti per la riduzione dei debiti.
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A seguito delle recenti previsioni economiche d'autunno 2019 e delle consultazioni con gli Stati membri, la Commissione UE ha adottato i suoi pareri sui documenti programmatici di bilancio di tutti i paesi della zona euro.
Da questa valutazione il quadro emerso sembra essere positivo, infatti dal luglio di quest'anno e per la prima volta dal 2002, nessuno Stato membro è soggetto alla procedura per i disavanzi eccessivi.
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I documenti programmatici di nove Paesi, di cui Germania, Irlanda, Grecia, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Austria risultano conformi al Patto di stabilità e crescita nel 2020. Mentre le proposte di Estonia e Lettonia vengono valutate come sostanzialmente conformi.
Differente è il giudizio in merito a Belgio, Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia, i cui programmi presentano un certo rischio di non conformità al Patto di stabilità. Ciò significa che l’attuazione effettiva delle misure proposte potrebbe portare ad una deviazione significativa del percorso di avvicinamento al rispettivo obiettivo di bilancio a medio termine.
Inoltre, per Belgio, Spagna, Francia e Italia le proiezioni segnalano anche l’irregolarità del benchmark di riduzione del debito.
A tal proposito Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l'Euro e il dialogo sociale nonché per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato che i sopracitati Paesi "dovrebbero approfittare della minore spesa per interessi per ridurre il loro debito. Dovrebbe essere questa la loro priorità".
Sempre in relazione alla stessa criticità, il Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, Pierre Moscovici, ha affermato:"la Commissione invita i paesi con debito elevato a perseguire politiche di bilancio prudenti, mentre incoraggia quelli che dispongono di margini di bilancio a investire di più. Questo approccio differenziato rafforzerà la zona euro".
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Le prossime tappe
Dopo le considerazioni sui piani programmatici degli Stati UE, è previsto l’invito da parte della Commissione all’Eurogruppo e al Consiglio europeo per esaminare e approvare gli stessi orientamenti.
Il passo successivo sarà una nuova valutazione in primavera, sempre a cura di Bruxelles, relativamente alle prossime tappe del semestre europeo: analisi annuale della crescita 2020, raccomandazione sulla politica economica della zona euro, relazione sul meccanismo di allerta e progetto di relazione comune sull'occupazione.
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