Mipaaf: progetti innovativi per eccedenze alimentari
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo (Mipaaf) lancia un nuovo bando per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze alimentari.
> Mipaaf – 40 milioni di euro per la filiera grano-pasta
“Sostenibilità e riequilibrio nella filiera alimentare sono essenziali. Nel mondo ogni giorno si sprecano quantità enormi di cibo prodotto, di cui l'80 per cento ancora consumabile: non possiamo consentirlo. E dobbiamo promuovere progetti innovativi che abbiano un preciso obiettivo: contrastare lo spreco e al contempo sostenere le fragilità sociali”, ha affermato la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova a proposito della nuova iniziativa per arrivare a spreco zero.
Previsto dalla legge contro gli sprechi alimentari, il bando prevede lo stanziamento di 800 mila euro e, per ciascun progetto, un finanziamento massimo di 50 mila euro.
Chi sono i beneficiari?
Il ruolo di soggetti beneficiari dei contributi previsti dall’avviso pubblico può essere assunto da:
- enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica;
- associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa e imprese individuali;
- una aggregazione, anche temporanea o nella forma di start up, di due o più dei soggetti sopra citati;
- una rete di imprese;
- soggetti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
> Mipaaf: agevolazioni per la creazione di Distretti del cibo
I progetti ammissibili
I progetti di rete o di servizio civile nazionale, anche integrati, devono essere strettamente coerenti alle finalità del bando ed avere ad oggetto uno o più alimenti.
Sono escluse, secondo il regolamento, due tipologie di progetti. Quelli informatici, aventi ad oggetto esclusivamente l’attività di marketing, di formazione, di educazione, di sensibilizzazione, di divulgazione a imprese, consumatori, cittadini o studenti; e quelli aventi ad oggetto esclusivamente osservatori, studi, ricerche, indagini sui dati riguardanti lo spreco alimentare, le eccedenze o i recuperi.
La valutazione, in base alla quale verrà poi stilata una graduatoria, terrà conto di alcune caratteristiche specifiche tra cui innovazione, concreta applicabilità del progetto, portata e rilievo dei destinatari.
Il plico, contenente la domanda di partecipazione insieme alla relativa documentazione, deve essere presentato entro il 20 dicembre 2019.
> Ambiente: bandi per sprechi alimentari e progetti nelle scuole