Ddl PMI: primo passaggio in CdM per la legge annuale sulle piccole e medie imprese

 

Palazzo Chigi - Photo credit: Giovanni Dall'Orto, 29-Mar-2008Dopo il primo esame nel Consiglio dei ministri del 23 dicembre, il Disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese (Ddl PMI) tornerà sul tavolo del CdM per il via libera definitivo una volta sciolto il nodo coperture da parte del MEF. Tra gli incentivi, 100 milioni per i contratti di sviluppo nel settore moda e agevolazioni per favorire la staffetta generazionale tra lavoratori prossimi alla pensione e neo-assunti under 35.

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La legge annuale sulle PMI consiste in un pacchetto eterogeneo di misure che, a vario titolo, dovrebbero contribuire a migliorare il contesto imprenditoriale e a favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese.

L'esame del provvedimento è stato avviato nel CdM del 23 dicembre, che ha approvato anche un nuovo decreto legge contenente misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un decreto per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina e un decreto-legge in materia di Cultura, oltre a dare via libera definitivo al Correttivo Appalti.

Cosa prevede la legge annuale sulle PMI

Il ddl PMI interviene anzitutto per facilitare l'aggregazione tra le piccole e medie imprese. Al posto dell'atteso sgravio per le aggregazioni, arriva però una sospensione di imposta sugli utili destinati al fondo patrimoniale comune a favore delle imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete.

A sostegno della filiera della moda, il ddl PMI mobilita invece lo strumento del contratto di sviluppo: 100 milioni di euro saranno destinati a finanziare, mediante i contratti di sviluppo, gli investimenti delle piccole e medie imprese del settore.

Ancora incerta invece la copertura di un'altra misura al centro del provvedimento: la staffetta generazionale tra lavoratori prossimi alla pensione e giovani under 35. Il Governo pensa a un pensionamento flessibile, da attivare nelle imprese con un massimo di 50 dipendenti, mediante riduzione dell’orario di lavoro di lavoratori in procinto di raggiungere l’età pensionabile e contestuale assunzione di lavoratori di età non superiore a 34 anni con contratto di apprendistato professionalizzante. Sui 100 milioni necessari al finanziamento della decontribuzione sul part time dei lavoratori senior (50 milioni per ciascun anno del biennio 2026-2027) si attende però il via libera del MEF.

Altri ambiti di intervento sono la ridefinizione delle fattispecie oggetto di cartolarizzazione estendendola ai destocking di magazzino; l'esonero dall’assicurazione obbligatoria per i carrelli elevatori e i veicoli utilizzati in zone portuali e aeroportuali; la definizione degli operatori del settore Horeca; i nuovi termini per il riacquisto delle aree cedute da parte dei Consorzi industriali.

Previsti anche modelli semplificati di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e in particolare novità per le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, anche con riferimento allo smart working.

Una manciata di articoli mira al contrasto delle false recensioni online, in particolare nel turismo e nella ristorazione. Si va dal divieto di acquistare o cedere recensioni, alla necessità di dimostrare la propria identità quando si pubblica una recensione, che deve comunque essere sempre motivata, dettagliata e pubblicata non oltre 15 giorni dall’effettivo utilizzo del servizio recensito. 

Previste, infine, tre deleghe al Governo: una relativa al testo unico in materia di start up innovative, incubatori di start up e PMI innovative; una per la riforma della disciplina dei confidi; una per il riconoscimento delle Centrali consortili come enti mutualistici di sistema.

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