FESR Liguria: fondi UE alle imprese per progetti di ricerca e sviluppo
Si aprirà il 9 marzo il nuovo bando della Regione Liguria da 10 milioni di euro che finanzia progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale fino a 2 milioni di euro, presentati dalle imprese liguri, incluse quelle di grandi dimensioni.
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Tecnologie del mare, salute&scienze della vita e sicurezza&qualità della vita nel territorio. Sono questi i tre macro settori nei quali potranno essere realizzati i progetti di ricerca sviluppo (R&S) finanziati con il nuovo bando della Liguria, che è spesato con i fondi europei del POR FESR 2014-2020.
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Chi può richiedere i contributi
Al bando possono partecipare tutte le imprese di qualsiasi dimensione, appartenenti - al momento della presentazione della domanda - ai cinque Poli di Ricerca ed Innovazione della Regione Liguria.
La call, infatti, si rivolge non solo alle micro, piccole e medie, ma anche a quelle di grandi dimensioni.
Più nello specifico i progetti dovranno essere realizzati da strutture operative localizzate sul territorio della Regione Liguria e presentati da imprese, sia in forma singola che in forma aggregata.
Cosa finanzia il bando?
Nato con l’obiettivo di aumentare la competitività del sistema produttivo ligure tramite la collaborazione tra imprese e ricerca, il bando finanzia attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale delle aziende che portino alla realizzazione di un prodotto, di un servizio o di un processo che sia industrialmente utile e market oriented.
In particolare il nuovo prodotto (o servizio o processo) deve:
- essere prossimo alla fase di applicazione e di produzione;
- e avere un alto grado di innovazione tramite lo sviluppo di tecnologie abilitanti, funzionali al rafforzamento della competitività del sistema produttivo.
Il progetto, complessivamente, non può durare più di 18 mesi e deve avere un costo ammissibile compreso tra i 400mila e i 2 milioni di euro.
L’intensità d’aiuto varia a seconda della tipologia di attività (ricerca industriale o sviluppo sperimentale) e in base alla dimensione dell’impresa.
Più nello specifico, nel primo caso, le percentuali di aiuto oscillano tra il 70% (per le micro e piccole imprese) e il 50% per le grandi. Sul versante, invece, dello sviluppo sperimentale, l’aiuto è ricompreso tra il 45% e il 25%, sempre in base alla grandezza dell’impresa.
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Cosa sono i Poli di ricerca regionali?
I poli di ricerca, a cui le aziende devono appartenere per poter partecipare al bando, sono soggetti strategici per lo sviluppo del sistema produttivo ligure, che hanno lo scopo di attivare cluster di imprese e di enti di ricerca e innovazione territoriali per progetti di successo a livello nazionale e internazionale.
Nello specifico si tratta de:
- Il Polo Ligure Scienze della Vita con soggetto gestore Liguria Digitale spa;
- Il Polo SOSIA con soggetto gestore Siit scpa e incentrato su Sicurezza e Automazione;
- Il Polo TRANSIT, sempre con soggetto gestore sempre Siit scpa ma incentrato su Logistica e Trasporti;
- Il Polo Distretto Ligure delle Tecnologie marine con soggetto gestore Dltm scrl;
- Il Polo di Innovazione Energia Ambiente e Sviluppo sostenibile con soggetto gestore Ticass scrl.
Come partecipare al bando
Per poter richiedere il finanziamento del proprio progetto di ricerca e sviluppo, il bando prevede due fasi.
In un primo momento, infatti, le aziende interessate dovranno inviare un modulo di pre-candidatura dal 9 al 31 marzo 2020, tramite PEC.
Si tratta di un passaggio obbligatorio e propedeutico al successivo invio della domanda di partecipazione che potrà essere caricata sul portale bandi online dell’Agenzia di sviluppo regionale FILSE, a partire dal 8 aprile 2020 e fino al 28 aprile 2020.
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