Centri estivi: 150 milioni di euro ai Comuni per sostegno alle famiglie
Al fine di sostenere le famiglie e realizzare le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19, il Dipartimento per le politiche della famiglia, le Regioni e l’Anci, hanno ripartito la somma pari a 150 milioni di euro per potenziare i centri estivi e contrastare la povertà educativa.
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Il provvedimento è in linea con quanto stabilito dal decreto Rilancio, la maxi-manovra che ha introdotto un sostanziale aumento delle risorse a disposizione degli enti locali e delle famiglie per i servizi educativi.
Fondi per centri estivi e contrasto alla povertà educativa
Nello specifico, grazie all’intesa sancita in Conferenza Unificata, la dotazione complessiva pari a 150 milioni di euro - a valere sul Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2020 - sarà destinata direttamente ai Comuni per la realizzazione di due filoni di attività:
- 135 milioni di euro per interventi volti al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre;
- 15 milioni di euro per progetti mirati a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori.
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Le attività che riguardano il primo filone potranno essere realizzate al più presto e gli interventi saranno attuati dai singoli Comuni anche in collaborazione con enti pubblici e con enti privati, con particolare riguardo a servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritarie, a scuole paritarie di ogni ordine e grado, a enti del terzo settore, a imprese sociali e ad enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica.
I 15 milioni di euro destinati, invece, alla progettazione per il contrasto alla povertà educativa verranno successivamente trasferiti ai Comuni tramite avviso pubblico, in fase di definizione.
"Stiamo lavorando perché queste somme arrivino nel più breve tempo possibile direttamente nelle casse dei comuni", ha dichiarato la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, dopo la seduta della Conferenza Unificata delle Regioni e delle Province autonome.