SPID e PEC: dal primo ottobre novita' per imprese e famiglie
A partire dal 1° ottobre il PIN INPS viene sostituito da SPID - il Sistema Pubblico di Identità Digitale che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione - mentre le aziende che non hanno comunicato il proprio domicilio digitale (PEC) rischiano multe fino a 2mila euro.
> Dl Semplificazioni: banda ultralarga, meno burocrazia per velocizzare i lavori
INPS: cos'è SPID e come funziona
A partire dal 1° ottobre l’INPS non rilascerà più PIN come credenziale di accesso ai servizi dell’Istituto.
Per gli attuali possessori di PIN il passaggio allo SPID avverrà gradualmente secondo le istruzioni fornite con la circolare INPS n. 87 del 17 luglio 2020, che prevede una fase transitoria che si concluderà con la definitiva cessazione della validità dei PIN rilasciati dall’Istituto.
Con il passaggio dal PIN allo SPID, l’INPS rafforza il diritto dei cittadini alla semplificazione dei rapporti con la PA e rende operative le politiche nazionali di digitalizzazione aperte ormai agli sviluppi europei.
Lo SPID, infatti, consente agli utenti di interagire con l’Istituto, con l’intero sistema pubblico e con i soggetti privati aderenti. In base al Regolamento eIDAS l’identità digitale SPID (con credenziali di livello 2 o 3) può essere usata per l’accesso ai servizi in rete delle Pubbliche Amministrazioni dell’Unione europea.
Grazie ai vari livelli di autenticazione dello SPID, l’INPS potrà abilitare nuovi servizi che richiedono una maggiore affidabilità nella fase di riconoscimento dell’utente.
I PIN in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria la cui data verrà successivamente definita.
Il passaggio da PIN a SPID non ha effetti sul servizio di PIN temporaneo. Gli utenti che accedono ai servizi INPS attraverso le credenziali SPID, CNS o CIE potranno, infatti, continuare a richiedere il PIN telefonico temporaneo utile per la fruizione dei servizi tramite Contact Center. Attraverso la funzionalità “PIN TELEFONICO” presente su MyInps è possibile scegliere di generare un PIN temporaneo la cui validità può essere di un giorno, una settimana, un mese o tre mesi.
Il PIN dispositivo sarà mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID, come i minori di diciotto anni, le persone che non hanno documenti di identità italiana o le persone soggette a tutela, curatela o amministrazione di sostegno, e per i soli servizi loro dedicati. Tutti gli altri utenti dovranno pertanto dotarsi di credenziali di autenticazione alternative al PIN.
Si ricorda che gli strumenti di autenticazione elettronica attualmente utilizzabili in alternativa al PIN per accedere ai servizi offerti sul portale INPS sono i seguenti:
- Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID)
- Carta d'Identità Elettronica (CIE)
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Multe in arrivo per le aziende senza PEC
Il dl Semplficiazioni ha imposto l'obbligo a tutte le aziende di comunicare telematicamente al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale (PEC) attivo e univocamente riconducibile all'impresa entro il 1° ottobre 2020. Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la Pubblica amministrazione, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali.
Dal 1° ottobre per le imprese prive di PEC è previsto il pagamento di una sanzione amministrativa - compresa tra i 206 e i 2.064 euro per le società, tra i 30 e i 1.548 euro per le imprese individuali - oltre all'assegnazione d'ufficio di un domicilio digitale da parte della Camera di Commercio.
> In vigore la legge 120-2020 di conversione del decreto Semplificazioni