Fusione Nexi-Sia: CDP, nasce il colosso dei pagamenti digitali
Al via la fusione tra Nexi e Sia. Nasce un gruppo del valore di oltre 15 miliardi di euro che ad oggi sarebbe la sesta società di piazza Affari per valore di borsa.
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I consigli di amministrazione delle due aziende hanno dato il via libera all'operazione di fusione con la sottoscrizione di un memorandum of understanding tra Nexi, Sia, CDP Equity, Fsia e Mercury, che darà vita al maggior gruppo europeo dei pagamenti digitali.
Questa operazione, quindi, pone le basi di una futura paytech leader nei pagamenti digitali in Europa per numero di esercenti serviti e di carte gestite. Parlando di numeri, il gruppo potrà vantare la propria presenza in 4 continenti e 50 Paesi, ricavi aggregati pro-forma per oltre 1,8 miliardi di euro ed EBITDA di oltre 1,000 milioni euro.
Pagamenti digitali e asset strategico
In un mercato come quello italiano in cui i pagamenti digitali, seppur in crescita, hanno una quota di penetrazione pari al 25%, molto inferiore rispetto alla media europea, Banca d’Italia stima che l’aumento del numero di transazioni effettuate tramite strumenti di pagamento cashless potrà contribuire ad abbassare il costo per il sistema economico di circa 7 miliardi di euro (0,44 per cento del PIL).
L’operazione di fusione si inserisce in una strategia di valorizzazione di lungo termine di Sia perseguita da Cassa Depositi e Prestiti, che ha visto l’acquisizione della partecipazione dai principali gruppi bancari italiani nel 2014, l’assunzione del controllo nel 2018 e l’avvio del percorso per il consolidamento con Nexi oggi.
Le nozze prevedono una fusione per incorporazione di Sia in Nexi sulla base di un rapporto di cambio per il quale gli azionisti del gruppo controllato da CDP riceveranno 1,5761 azioni Nexi per ogni azione Sia, e gli attuali azionisti di Sia riceveranno una quota del 30% circa del capitale del nuovo Gruppo mentre gli attuali azionisti di Nexi ne manterranno il 70% circa.
A proposito dei principali azionisti, al primo posto c'è CDP con una quota complessiva del 25%, seguito da Mercury con il 23%, e IntesaSanpaolo con circa il 7%. Oltre il 40% del capitale sarebbe sul mercato, caratterizzando la società come public company, ossia una società ad azionariato diffuso.
Nexi-Sia: l'identikit del colosso degli epayments
La società post fusione sarà in grado di coprire l'intera catena del valore dei pagamenti digitali e di servire tutti i segmenti di mercato con la più completa ed innovativa gamma di soluzioni: dai servizi di accettazione dei pagamenti digitali per i grandi e i piccoli merchants, alle più sofisticate soluzioni per l'omnicanalità e l'e-commerce, dall'emissione e gestione delle carte di ogni tipologia alle app di pagamento mobile, dalle soluzioni per i pagamenti digitali B2B all'open banking, dalle soluzioni per il trasporto pubblico locale alle reti interbancarie ed ai servizi di clearing e trading per le principali istituzioni italiane e internazionali.
Il nuovo gruppo sarà leader in Europa anche per:
- transazioni di pagamento cross-border, con circa 2 milioni di merchants,
- circa 120 milioni di carte,
- un numero complessivo di transazioni annue processate pari oltre 21 miliardi.
L'aggregazione strategica di Sia in Nexi consentirà inoltre il raggiungimento d'importanti sinergie industriali e finanziarie, inizialmente quantificabili in circa 150 milioni di euro ricorrenti annui a regime, di cui circa 100 milioni di euro di minori costi operativi, circa 35 milioni di euro di maggiore margine operativo grazie a sinergie di ricavo di circa 50 milioni e circa 15 milioni di euro in termini di efficientamenti di capex, oltre a un risparmio one-off di capex pari a ulteriori 65 milioni di euro.
"Le sinergie generate da questo accordo creeranno valore per tutti gli azionisti e condurranno la nuova società, anche attraverso operazioni straordinarie, a ulteriori opportunità di consolidamento e crescita a livello internazionale", ha commentato l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo.
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