Manovra 2021: proroga esonero contributivo giovani agricoltori e tax credit per l'e-commerce
Dalla proroga dell'esonero contributivo per i giovani agricoltori agli aiuti per le filiere in difficoltà a causa dell'emergenza Covid-19, dall'estensione del tax credit per l'e-commerce anche alle reti imprese agroalimentari al rifinanziamento della misura Donne in campo. Cosa prevede il testo della legge di Bilancio 2021 pubblicato in Gazzetta ufficiale per l'agricoltura.
> Tutte le misure della Manovra 2021
La versione originaria del disegno di legge di Bilancio 2021 prevedeva poche misure a sostegno dell'agricoltura: la conferma dell'esonero contributivo per i giovani agricoltori, l'esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari fino al 31 dicembre 2021, un nuovo Fondo per le filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura e le indennità per il fermo pesca.
Il testo della legge n. 178-2020 pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore dal 1° gennaio introduce una serie di nuove misure, tra cui l'allargamento della platea dei beneficiari del credito d'imposta made in Italy per sostenere gli investimenti nell'e-commerce dei produttori agroalimentari riuniti in reti imprese, cooperative e consorzi e il rifinanziamento con 15 milioni di euro delle agevolazioni per l'imprenditoria femminile in agricoltura Donne in campo.
Esonero contributivo totale per i giovani agricoltori
Per promuovere l’imprenditoria in agricoltura la legge di Bilancio 2020 aveva previsto una decontribuzione totale a favore dei coltivatori direttori e degli imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quarant’anni iscritti nella previdenza agricola tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020.
L'esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti era previsto, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, è riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi. La manovra 2021 conferma questa agevolazione per un altro anno, fino al 31 dicembre 2021.
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Esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari
Prorogata anche l'esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, introdotta dalla legge di bilancio 2017. Tali redditi, quindi, non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini Irpef per tutto il 2021.
Nel passaggio alla Camera l'articolo 8 si è arricchito dei commi 1-bis e 1-ter, che, in primo luogo, prorogano al 2021 la possibilità di innalzare le percentuali di compensazione applicabili agli animali vivi delle specie bovina e suina, rispettivamente in misura non superiore al 7,7% e all'8%, e prevedono l'IVA al 10% per le cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto.
Inoltre, è stato aggiunto l’articolo 8-bis che, per facilitare il processo di ricomposizione fondiaria e contribuire così a una maggiore efficienza produttiva nazionale, prevede che nel 2021 non sia applicata l’imposta di registro nella misura fissa di 200 euro agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze di valore economico inferiore o uguale a 5mila euro, qualificati agricoli in base a strumenti urbanistici vigenti, posti in essere a favore di coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali.
Rifinanziati i mutui a tasso zero della misura Donne in campo
In manovra rientra anche il rifinanziamento, con 15 milioni di euro, della misura Donne in campo, che prevede la concessione di mutui a tasso zero a sostegno dello sviluppo e del consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici. I finanziamenti sono concessi a fronte di investimenti nel settore agricolo e nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nel limite di 300 mila euro e con una durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento.
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Fondo da 150 milioni le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura
La legge di Bilancio istituisce poi un nuovo strumento, denominato Fondo per lo sviluppo ed il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, con una dotazione pari a 150 milioni di euro per l’anno 2021.
I criteri e le modalità di attuazione del Fondo saranno stabiliti entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della manovra con uno o più decreti del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Aiuti per stoccaggio dei vini di qualità, suinicoltura e rilancio filiere
Nello stato di previsione del Ministero delle Politiche agricole viene inoltre istituito un Fondo per lo stoccaggio privato dei vini DOC, DOCG e IGT certificati o atti a divenire tali e conservati in impianti situati nel territorio nazionale. I criteri e le modalità di utilizzo dei 10 milioni di euro stanziati per l’anno 2021 saranno definiti da un apposito decreto del Mipaaf da emanarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni.
Previsto anche il rifinanziamento del Fondo nazionale per la suinicoltura con 10 milioni di euro per il 2021. Le finalità dello strumento, istituito dal decreto legge n. 27-201 con una dotazione iniziale di 1 milione di euro per l’anno 2019 e di 4 milioni di euro per l’anno 2020, sono inoltre ampliate per contribuire anche alla realizzazione di progetti o investimenti finalizzati a migliorare la misurabilità e l’accrescimento delle condizioni di sostenibilità nelle aziende zootecniche, di produzione e di trasformazione di carne.
Altri 10 milioni di euro per l’anno 2021 sono destinati a un Fondo per la tutela ed il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio, il cui funzionamento è demandato ad un decreto del Ministro delle Politiche agricole, di concerto con il Ministro dell’Economia, acquisita l’intesa della Conferenza Stato-Regioni.
Credito d'imposta per l'e-commerce agroalimentare anche alle reti di impresa
Tra le misure introdotte dal Parlamento rientra anche l'estensione del credito d'imposta del 40% in materia di sostegno del made in Italy, previsto dall'articolo 3 del decreto-legge n. 91-2014, alle reti di imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, o aderenti ai disciplinari delle “strade del vino”.
Il tax credit è riconosciuto per i periodi d'imposta dal 2021 al 2023 per la realizzazione e l'ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico, in particolare per il miglioramento delle potenzialità di vendita a distanza a clienti residenti fuori del territorio nazionale, alla creazione, laddove occorra, di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri, a favorire la stipula di accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini dell'assolvimento degli oneri fiscali e per le attività e i progetti legati all'incremento delle esportazioni.
La misura è finanziata con 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della manovra, stabilirà i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta.
Indennità ai lavoratori per il fermo pesca
La manovra stanzia poi nuove risorse a valere sul Fondo sociale per l’occupazione e formazione per il finanziamento dell’indennità onnicomprensiva, pari a 30 euro giornaliere, per i lavoratori dipendenti di imprese di pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, interessati da misure di fermo pesca.
Nello specifico, per il 2021 sono stanziati 12 milioni di euro per i casi di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio e 7 milioni di euro per quelli connessi a misure di fermo pesca non obbligatorio.
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Sostegno ai lavoratori marittimi
All'indennità per il fermo pesca si aggiunge un trattamento di sostegno al reddito a favore dei lavoratori marittimi che hanno subito una sospensione o riduzione dell’attività a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, in particolare:
- lavoratori marittimi, di cui all’art. 115 del codice della navigazione, imbarcati su navi adibite alla pesca marittima e alla pesca in acque interne e lagunari,
- armatori e proprietari armatori, imbarcati sulla nave da essi gestita,
- pescatori autonomi non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie ad esclusione della Gestione separata INPS (di cui all’art. 2, c. 26, della L. 335/1995),
- soci lavoratori di cooperative della piccola pesca.
Per tali soggetti, al fine dell'accesso al beneficio, rileva una riduzione del reddito del primo semestre 2021 almeno pari al 33% rispetto al reddito del primo semestre del 2019.
L'aiuto, finanziato con 31,1 milioni di euro per il 2021, è riconosciuto per una durata massima di 90 giorni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 giugno 2021. La misura è incompatibile con i trattamenti di integrazione salariale e di assegno ordinario concessi, per periodi compresi tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 marzo 2021 a seguito dell’emergenza Covid, nonché con le prestazioni erogate dal Fondo di integrazione salariale e dagli altri Fondi di solidarietà bilaterali.
Le domande di accesso al beneficio devono essere presentate all’INPS, per i lavoratori subordinati, entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa; per gli autonomi, entro il 30 settembre 2021.
Consulta il testo della legge di Bilancio 2021 - Legge n. 178-2020 in Gazzetta ufficiale
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