Rinnovabili in agricoltura: cosa prevede il protocollo tra Elettricità Futura e Confagricoltura
Elettricità Futura e Confagricoltura firmano un protocollo d’intesa per promuovere lo sviluppo equilibrato e sostenibile degli impianti a fonti rinnovabili nei contesti agricoli.
> Green deal in agricoltura: dialogo difficile con la riforma della PAC
Le due Associazioni lavoreranno insieme nella definizione di specifiche linee di azione su temi cruciali quali l’individuazione dei modelli più idonei per i progetti di “Agrovoltaico” nonché l’efficientamento energetico delle aziende agricole anche attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici rurali.
Sarà affidata a un comitato di coordinamento la definizione di un piano annuale di attività, che prevederà la redazione di proposte concrete e il lancio di iniziative di sensibilizzazione sui benefici e sulle potenzialità di recupero, sia a fini agricoli sia a fini energetici, di aree abbandonate o incolte.
“L’ulteriore crescita delle agroenergie e lo sviluppo di nuovi modelli di produzione e consumo”, dichiara Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, “rappresentano elementi centrali per la sostenibilità delle produzioni agricole e un importante elemento di competitività per le nostre aziende tenuto conto dei forti impegni a cui l’agricoltura è chiamata dal Green Deal. L’agricoltura e le foreste rappresentano una grande opportunità per il Paese per raggiungere gli obiettivi del PNIEC in relazione allo sviluppo delle rinnovabili e dell’assorbimento di CO2””.
“Gli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal al 2030”, ricorda Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, “si possono raggiungere solo attraverso un dialogo costruttivo e senza pregiudizi tra tutti i soggetti coinvolti, sia dal lato delle imprese, sia dal lato delle istituzioni. Il Protocollo firmato oggi rappresenta per Elettricità Futura un primo fondamentale tassello in questa direzione e dimostra come il mondo imprenditoriale nel suo complesso sia pronto a raccogliere la sfida della transizione energetica”.
> La strategia UE per le energie rinnovabili offshore vale 800 miliardi