Aree interne: 210 milioni per contributi a imprese e attività economiche
Buone notizie per le imprese delle Aree interne. Sono infatti in arrivo 210 milioni con cui i Comuni potranno erogare contributi alle imprese, anche per arginare la crisi causata dal Covid. Se però le giunte comunali non attueranno gli interventi, i fondi vengono revocati. Ecco quindi cosa devono sapere imprese e amministrazioni per non perdere questa opportunità.
> Strategia aree interne: contributi in arrivo per oltre 3mila Comuni
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GURI) il provvedimento voluto fortemente dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano che dispone l’erogazione di 210 milioni di euro a sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali dei Comuni delle aree interne.
Le risorse potranno essere usate dai Comuni per mettere in campo azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, anche per contenere il tragico impatto causato dal Covid.
A quali Comuni vanno i fondi
Nel concreto stiamo parlando di una platea di 3.101 Comuni, per una popolazione complessiva di oltre 4,1 milioni di persone.
I Comuni sono stati identificati tenendo conto di una serie di criteri - come quelli sulla perifericità e sulla minore dimensione demografica - in modo da andare incontro alle esigenze delle comunità locali maggiormente bisognose di un sostegno all’economia, anche a seguito dell’epidemia.
In tale contesto la platea dei Comuni è composta da:
- Tutti i Comuni fino a 3mila abitanti identificati come Intermedi;
- Tutti i Comuni fino a 5mila abitanti identificati come Periferici e Ultra-periferici.
L’importo dei contributi
Il criterio di riparto scelto, ha voluto privilegiare gli enti di minore dimensione demografica prevedendo un contributo medio per abitante che cresce da circa 37 euro per i Comuni più grandi fino a circa 83 euro per abitante per quelli più piccoli.
Parlando di cifre finite, il contributo medio si attesta sui:
- 43 mila euro per un Comune con meno di mille abitanti;
- 71 mila euro per i Comuni delle fasce intermedie (tra 1000 e 2000 abitanti) e di 100 mila euro (tra 2mila e 3mila abitanti);
- 142 mila euro per i Comuni con una popolazione compresa tra i 3mila e i 5mila abitanti.
> Aree interne - firmati nuovi Accordi di Programma Quadro
Quali attività a sostegno delle imprese saranno realizzate?
Le azioni di sostegno economico che potranno essere realizzate dai Comuni sono diverse.
Anzitutto le amministrazioni comunali potranno usare i fondi per erogare contributi a fondo perduto per le spese di gestione.
Ma non solo. Le risorse potranno infatti essere impiegate anche per:
- Iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività artigianali e commerciali (incluse le innovazioni tecnologiche indotte dalla digitalizzazione dei processi di marketing on-line e di vendita a distanza), attraverso l’attribuzione alle imprese di contributi in conto capitale;
- L’acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie, per investimenti immateriali, per opere murarie e impiantistiche necessarie per l’installazione e il collegamento dei macchinari e dei nuovi impianti produttivi acquisiti, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto.
Se i Comuni non usano i soldi, le risorse vengono ritirate
I 210 milioni di euro riguardano tre annualità: il 2020 (90 milioni), il 2021 (60 milioni) e il 2022 (altri 60 milioni)).
Nel caso però i Comuni non usino i contributi (in tutto o in parte) entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento, le risorse saranno revocate integralmente o parzialmente.
> Controlla il DPCM del 24.09.2020 - GURI 302 del 04.12.2020 e vedi se c'è il tuo Comune