Aiuti di Stato: UE, ok all'aumento dei fondi per il sostegno all’export
Bruxelles autorizza l’impiego di 1,12 miliardi per i contributi all’export. Soddisfazione del MAECI per il via libera all’aumento delle risorse del Fondo 394/81, “che permette di rispondere alle richieste” delle imprese.
Via libera di Bruxelles a regime aiuti di Stato Italia per PMI tramite equity
L'ok di Bruxelles arriva in risposta alla richiesta dell’Italia di modificare il regime di aiuto all’internazionalizzazione contenuto nel decreto Cura Italia. Il nostro Paese ha infatti chiesto l'autorizzazione della Commissione per aumentare la dotazione della misura, portandola da 300 milioni a un miliardo e 128 milioni di euro.
Ok all’aumento delle risorse per i contributi a fondo perduto dei finanziamenti SIMEST
Il regime di aiuto che l’Italia ha modificato e su cui Bruxelles non ha avuto nulla da obiettare è, nello specifico, quel contributo a fondo perduto sui finanziamenti agevolati SIMEST previsto dal Fondo per la promozione integrata, istituito dal decreto Cura Italia all’articolo 72, lettera d).
Nel pieno della pandemia, infatti, il nostro Paese ha deciso di puntare sul Fondo 394-81 di SIMEST per l'internazionalizzazione, rendendolo però più appetibile e più facile da usare.
In tale contesto quindi il decreto ha istituito il Fondo per la promozione integrata che tra le varie finalità ha avuto, appunto, anche quella di erogare un contributo a fondo perduto a valere sul finanziamento agevolato concesso da SIMEST.
Una novità che, assieme all'eliminazione della garanzie da prestare, ha assicurato un successo mai raggiunto dal Fondo SIMEST, tanto da comportare ad ottobre lo stop alle domande per esaurimento dei soldi.
Verso la riapertura delle domande del Fondo 394-81?
Adesso invece la Farnesina, nel commentare il via libera ricevuto da Bruxelles, si mostra più ottimista.
Nel comunicato rilasciato per l’occasione si legge infatti come “queste risorse consentono di rispondere alle richieste di finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo 394/81, che abbiamo messo al centro del Patto per l’Export, avendolo enormemente rinforzato e reso più efficace”.
“La Farnesina - prosegue quindi il testo - rinnova il massimo impegno a fare in modo che il Fondo stesso sia ulteriormente rifinanziato nel corso del 2021, in modo da contribuire a riattivare le procedure di accoglimento di nuove domande e portare sempre più il Made in Italy nel mondo”.
UE: il regime d’aiuto è in linea con il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato
Alla base della decisione di Bruxelles vi è la constatazione “che il regime, così come modificato, resti necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e le condizioni stabilite nel quadro temporaneo”.
Il sostegno, infatti, continuerà a non superare gli 800.000 euro per impresa e sarà limitato nel tempo fino al 30 giugno 2021.
“Analogamente al regime originale - scrive inoltre Bruxelles - il regime modificato continuerà a sostenere le società ammissibili facilitando il loro accesso alla liquidità e non assumerà la forma di aiuti all'esportazione condizionati alle attività di esportazione in quanto non è vincolato a contratti di esportazione concreti”.