Dal 12 aprile scattano i nuovi contributi SIMEST per gli operatori fieristici
Prosegue l’attività di SIMEST a sostegno del “comparto fiere”. Da oggi, infatti, gli operatori fieristici possono fare domanda per contributi a fondo perduto fino a 10 milioni di euro, volti a compensare i costi fissi che non sono stati coperti da utili o da altre fonti.
Nuovi finanziamenti SIMEST alle fiere per il sostegno alla patrimonializzazione
Via alla nuova misura varata in questi mesi dal governo a sostegno del settore fieristico italiano. Dal 12 aprile, infatti, si aprono i termini per accedere ai “Contributi a fondo perduto commisurati a costi fissi non coperti”, un intervento da almeno 63 milioni di euro, stanziati dal decreto Agosto nell’ambito del Fondo per la promozione integrata e che il dl Ristori ha destinato a questa nuova misura affidata a SIMEST.
A tali risorse dovrebbero poi aggiungersi altri 150 milioni previsti dal decreto Sostegni (dl 41-2021). Come spiega la relazione illustrativa del decreto approvato qualche settimana fa, infatti, l’articolo 38 comma 1 del dl Sostegni “rifinanzia infatti di 150 milioni di euro per l’anno 2021 il Fondo per la promozione integrata sui mercati esteri per la concessione di contributi a fondo perduto - commisurati ai costi fissi sostenuti dal 1° marzo 2020 e non coperti da utili - a favore degli enti fieristici italiani per il supporto ai processi di internazionalizzazione degli stessi enti”. In tutto, quindi, le fiere dovrebbero poter contare su un tesoretto di oltre 210 milioni di euro.
Contributi a fondo perduto alle fiere commisurati a costi fissi non coperti
La misura è disciplinata da una Delibera del Comitato agevolazioni pubblicata subito prima di Pasqua e che fa seguito al via libera arrivato lo scorso 16 marzo da Bruxelles al regime italiano di aiuti da 63 milioni di euro che copre i costi fissi delle aziende del settore fieristico, colpite dalla crisi economica causata dal Covid.
I contributi, infatti, vengono messi a disposizione di quei soggetti che hanno subito un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Per venire incontro a diverse situazioni, la circolare prevede due opzioni temporali per calcolare il crollo del fatturato. L’impresa beneficiaria potrà infatti scegliere come “Periodo Ammissibile”:
- l’arco temporale che va dal 1° marzo 2020 fino al 31 dicembre 2020;
- oppure l'arco temporale che dal 1° marzo 2020 si chiude il 28 febbraio 2021.
Come nel caso di altre misure, il contributo si rivolge sia agli enti fiera sia alle società che organizzano eventi fieristici internazionali. Per poter accedere all'agevolazione, però, la misura prevede che tali soggetti abbiano ospitato o organizzato negli ultimi 4 anni almeno un evento/fiera di respiro internazionale presente nel calendario AEFI delle manifestazioni internazionali.
Ma cosa copre esattamente la misura? Come aveva spiegato la Farnesina all’indomani del via libera di Bruxelles, il contributo va a rifondere “i costi fissi, sostenuti da enti e organizzatori fieristici, che non sono stati coperti da utili, assicurazioni o altre tipologie d’aiuto nell’ultimo anno”.
Chiaramente il contributo prevede dei limiti. L’importo concedibile è infatti pari al 70% dei costi fissi non coperti, per un massimo di 10 milioni di euro.
I tempi per la domanda e per l’erogazione del contributo
Dal 12 aprile, dunque, gli operatori fieristici interssati ai contributi possono dare domanda a SIMEST, inviando una PEC. A quel punto, come specifica la circolare, le richieste saranno esaminate in base all’ordine cronologico di arrivo.
Per quanto concerne invece l’erogazione degli importi, i tempi non dovrebbero essere lunghissimi. La circolare infatti stabilisce che l’erogazione sarà effettuata in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla data di delibera di concessione del contributo che verrà comunicata con l’esito della domanda.
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