Nuovo slancio alle cooperazione grazie a Team Europe Finance Platform. Dentro anche CDP
Un quadro di cofinanziamento entro il 2022 e procedure comuni per una configurazione più efficiente dei progetti. Sono gli obiettivi della Team Europe Finance Platform lanciata da 4 istituzioni finanziarie pubbliche europee, inclusa CDP.
Cosa prevede il programma 21-27 per cooperazione internazionale e azione esterna UE?
Per rafforzare infatti la cooperazione tra le banche pubbliche europee di sviluppo, quattro tra i più grandi attori europei in questo campo (AECID, AFD, CDP and KfW) hanno annunciato la creazione di una piattaforma di finanziamento innovativa, capace di mettere a sistema i rispettivi punti di forza e le specifiche expertise e di migliorare ulteriormente i progetti promossi.
Gli obiettivi della Team Europe Finance Platform
L'obiettivo di questa iniziativa è, infatti, migliorare il quadro strutturale e quindi facilitare la cooperazione esistente tra le banche pubbliche di sviluppo europee e le istituzioni finanziarie, aumentando l'impatto e la visibilità della cooperazione allo sviluppo dell'UE. Nell'ambito della futura piattaforma, sarà lanciato un quadro di cofinanziamento entro il 2022. Verranno stabilite procedure comuni che consentiranno una configurazione più efficiente di progetti comuni e aiuteranno a unire le forze in modo più efficace al fine di supportare meglio i paesi partner.
La piattaforma aprirà la strada a vari miglioramenti, attingendo ai punti di forza di tutte le banche e istituzioni partecipanti e fornendo le loro competenze sul campo combinate in modo più snello, rimanendo concentrati sui valori europei condivisi.
Tutte le banche partecipanti sono già membri della coalizione globale di 450 banche pubbliche per lo sviluppo lanciata al Finance in Common Summit (FiCS) nel novembre 2020. Nello spirito di un "European Development Finance System" davvero unito, la cooperazione tra i cittadini europei banche di sviluppo e istituzioni finanziarie stanno assumendo una dimensione sempre più concreta.
La collaborazione pratica non è nuova per le organizzazioni partecipanti. Esistono numerosi esempi di esperienze operative comuni sia a livello nazionale che regionale e con diverse modalità. La piattaforma prevista si baserà su queste esperienze di successo, per progettare il futuro quadro di cofinanziamento.
I promotori della Team Europe Finance Platform
Oltre all'italiana Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il progetto è promosso da altre tre istituzioni finanziarie.
La prima (in ordine alfabetico) è l'Agenzia spagnola per la cooperazione internazionale allo sviluppo (AECID), il principale organo di gestione della cooperazione spagnola, finalizzata alla riduzione della povertà e allo sviluppo umano sostenibile. La sua tabella di marcia strategica, in linea con l'Agenda 2030, è il 5° piano generale per la cooperazione spagnola, basato su un approccio ai diritti umani. La cassetta degli attrezzi di AECID include assistenza tecnica e cooperazione finanziaria, gestite tramite FONPRODE (Fondo para la Promoción del Desarrollo) che, lanciato nel 2011, include sovvenzioni e prestiti e implementa operazioni sia di debito che di capitale.
Dentro anche il gruppo Agence Française de Développement (AFD) che finanzia, sostiene e accelera la transizione verso un mondo più equo e sostenibile. Concentrandosi su clima, biodiversità, pace, istruzione, sviluppo urbano, salute e governance, AFD realizza più di 4.000 progetti nei dipartimenti e territori francesi d'oltremare e in altri 115 paesi, contribuendo a sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Infine non poteva mancare all’appello la tedesca KfW, una delle più grandi banche promozionali del mondo, fondata nel 1948 come istituzione di diritto pubblico. La KfW Development Bank gestisce infatti il finanziamento ufficiale allo sviluppo per conto del governo tedesco e di altri donatori, come la Commissione europea. I 700 dipendenti della sede centrale e circa 300 specialisti in 70 uffici in tutto il mondo collaborano con partner in oltre 100 paesi in via di sviluppo ed economie emergenti, al fine di combattere la povertà, garantire la pace, proteggere l'ambiente e il clima e rendere equa la globalizzazione.
I quattro soggetti - fanno sapere nel comunicato congiunto - sono disponibili a discutere le loro ambizioni con qualsiasi istituzione finanziaria dell'UE con un mandato di sviluppo che supporti e richieda un'offerta europea migliore e più agile.
Cooperazione allo sviluppo: all'Africa meta' dei fondi 2019-2021
Photocredit: rawpixel da Pixabay