PNRR: via libera UE a 550 milioni per l’uso dell’idrogeno in settori hard-to-abate
La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 550 milioni di euro a sostegno di investimenti per l'uso dell'idrogeno nei processi industriali. Fondi che permettono di sbloccare l’istruttoria per alcuni progetti previsti nell’ambito del bando PNRR lanciato a marzo del 2023 per finanziare progetti di decarbonizzazione industriale tramite il vettore energetico.
Tutti i meccanismi di finanziamento e i fondi europei per l’idrogeno rinnovabile
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha lanciato nel marzo del 2023 l’avviso pubblico per la selezione dei progetti di decarbonizzazione industriale nell’ambito del programma "Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate" del PNRR. Una misura che si rivolgeva a realtà quali il siderurgico, la carta, il vetro e altri settori in cui la decarbonizzazione dei processi produttivi è più complessa, sia dal punto di vista tecnologico che di fattibilità economica.
Gli aiuti previsti nell’ambito del bando PNRR sono diretti a progetti che determinino una riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dai processi di produzione o una riduzione di almeno il 20% del consumo energetico rispetto ad oggi. Obiettivi che le aziende devono centrare attraverso il passaggio dall'impiego di carburanti fossili a quello dell'idrogeno rinnovabile, anche combinando questi investimenti con interventi per elettrificare i processi produttivi o per migliorare in modo significativo la loro efficienza energetica.
Successivamente alla pubblicazione dell’avviso PNRR, l'Italia ha notificato alla Commissione europa un regime di aiuto da 550 milioni di euro per concedere sovvenzioni nell’ambito del bando per i settori hard-to-abate. Richiesta che è stata accolta il 30 gennaio da Bruxelles che ha constatato che il regime italiano rispetta le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo di crisi e transizione, in quanto gli aiuti:
- non supereranno i 200 milioni di euro per beneficiario;
- non supereranno le intensità di aiuto stabilite nel Quadro temporaneo di crisi e transizione;
- saranno concessi entro il 31 dicembre 2025.
Inoltre il sostegno pubblico sarà subordinato a condizioni atte a garantire una riduzione effettiva delle emissioni e il passaggio all'uso dell'idrogeno. In tutti gli investimenti relativi all'idrogeno, per garantire che sia conseguita una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 40%, l'uso dell'idrogeno deve rappresentare almeno il 40% dell'input energetico totale dall'inizio della fase operativa dei progetti, almeno il 75% dell'input energetico totale entro il 2032 e il 100% di questo input entro il 2036. I beneficiari non dovranno altresì aumentare la loro capacità produttiva di più del 2%.
A seguito della decisione della Commissione europa del 30 gennaio - spiega il Ministero in una nota - alle imprese che hanno presentato progetti entro la data di scadenza del bando MASE, quindi entro il 30 giugno 2023, sarà richiesto di adeguare le proposte progettuali alle prescrizioni riportate nell’atto europeo.
“Si sblocca finalmente l’istruttoria di alcuni progetti che riteniamo strategici per avviare la decarbonizzazione dell’industria ‘hard to abate”, dichiara il ministro Gilberto Pichetto Fratin. “I progetti valutati positivamente andranno ad aggiungersi ai due di ricerca per l’uso di idrogeno in processi industriali già approvati”.
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