UE: una consultazione pubblica sugli aiuti di Stato al settore cinematografico
Ci sarà tempo fino al prossimo 30 settembre per presentare osservazioni nell'ambito del riesame dei criteri utilizzati per applicare le norme UE, in materia di aiuti di Stato, al sostegno finanziario che i Paesi membri concedono per la produzione e la distribuzione dei film. Questo il tema della consultazione pubblica organizzata dalla Commissione. E' stato pubblicato, inoltre, un documento nel quale vengono individuati alcuni punti su cui riflettere come la competizione per attirare grandi produzioni cinematografiche mediante aiuti di Stato e il finanziamento di attività diverse dalla produzione.
Gli attuali criteri utilizzati per valutare la compatibilità con le norme UE, in tema di aiuti di Stato, dei regimi di aiuto, nazionali, regionali e locali, a favore del settore audiovisivo resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2012.
Tali criteri sono stati stabiliti dalla comunicazione sul cinema della Commissione risalente a dieci anni fa (2001), e la loro validità è stata prorogata tre volte, di cui l'ultima nel 2009.
Dal 2001 ad oggi vi sono state considerevoli evoluzioni sia in campo tecnologico che per quanto riguarda il comportamento dei consumatori. Da qui la necessità dell'avvio di una revisione e, quindi, di una consultazione pubblica, aperta a partire da oggi 20 giugno, che si pone non solo la questione di capire se questi siano i criteri più appropriati ma anche di stabilire se gli aiuti alla cinematografia debbano estendersi anche ad attività che vadano al di là della produzione pura.
Questi i temi su cui si articola:
- la concorrenza tra alcuni Stati membri nell'utilizzazione di aiuti di Stato per attirare investimenti dall'estero da grandi società di produzione, essenzialmente statunitensi;
- il sostegno ad aspetti diversi dalla produzione cinematografica e televisiva (come ad esempio la distribuzione cinematografica e la proiezione digitale);
- gli obblighi di territorializzazione delle spese imposti ai regimi di aiuto alla produzione cinematografica;
- capire se le norme specifiche in materia di aiuti di Stato nel settore audiovisivo possano o debbano essere adattate alle nuove tecnologie, alle nuove concezioni creative e ai cambiamenti di comportamento dei consumatori.
Il vicepresidente della Commissione, Joaquín Almunia, responsabile per la politica della concorrenza, ha dichiarato in proposito: "Prima di definire le norme future in materia di aiuti di Stato per tale importante settore, i miei colleghi ed io intendiamo raccogliere i punti di vista su quale dovrebbe essere l'obiettivo comune europeo di tali aiuti".
Le osservazioni devono essere inviate a:
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