Opportunita' di business dalla direttiva UE sui consumi energetici
Nuove opportunità di investimento nel settore dell’energia. Il Commissario europeo, Gunther Oettinger ha oggi presentato la sua proposta di direttiva sulla riduzione dei consumi di energia a livello europeo. Una direttiva che tocca cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Ma che, soprattutto, apre spiragli di mercato per chi lavora nel settore. Su tutti, le società che vendono servizi energetici: le Esco.
La direttiva si muove su tre piani: cittadini, imprese e Pa. Alle amministrazioni sarà imposto di comprare solo apparecchi ad alta efficienza. E, a partire dall’entrata in vigore del provvedimento, dovranno ristrutturare ogni anno almeno il tre per cento del loro patrimonio immobiliare. A questa azione saranno accompagnate altre misure, come l’adozione di piani di efficienza energetica a livello locale. O l’uso sistematico dei cosiddetti contratti di rendimento energetico. Le imprese, sia grandi che piccole, saranno invece incentivate a fare degli audit energetici, che possano rilevare eventuali inefficienze.
Questi due blocchi di misure potenziano molto il ruolo delle Esco. Tanto che Claudio Ferrari, presidente Federesco, spiega: “Questa direttiva muove un primo passo per mettere tutta l’Europa sullo stesso piano. Speriamo che abbia degli effetti concreti nel nostro Paese”. A ostacolare la piena apertura di un mercato dell’efficienza energetica c’è infatti la scarsa sensibilità degli istituti di credito. “Le banche – spiega Dora Costantini di Esco Campania – non hanno ancora adottato in pieno gli strumenti che servono per finanziare questo settore. Altri Paesi sono molto più avanti del nostro. Senza una loro azione decisa non si va da nessuna parte”.
Anche perché, se la direttiva sarà approvata, il tema dell’efficienza avrà risvolti di larghissimo respiro e riguarderà tutti i cittadini. Una parte importante del testo, infatti, va a toccare i privati. Sarà introdotto in tutta Europa il meccanismo dei certificati bianchi (il sistema di incentivi a ridurre i consumi dei beni prodotti), già adottato dall’Italia. Inoltre, una forte azione riguarderà le utenze: saranno progressivamente introdotti strumenti come i contatori elettronici per elettricità e gas. E saranno rimossi gli ostacoli alla produzione di energia elettrica in cogenerazione.
La proposta di direttiva dovrà passare all’esame del Consiglio. E lì sono attese rimostranze da parte dei Paesi membri, soprattutto sul capitolo che riguarda le amministrazioni pubbliche. Nel testo, comunque, è prevista un’analisi della situazione al 2014. “Se per quel momento – ha detto il Commissario – la situazione non sarà soddisfacente, potremo inserire anche misure più vincolanti”.