Industria 2015: a breve l'accelerazione delle erogazioni

Euro banknotes - foto di AcdxNell’ambito dell’InnovAction Day, in corso al Macro di Roma, sono stati presentati alcuni progetti di Industria 2015, il programma per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo italiano, originariamente previsto dalla Finanziaria 2007 e ripreso solo nei mesi scorsi a causa della crisi economica e dei conseguenti problemi nell’erogazione dei fondi.

L’incontro è stato aperto da Andrea Bianchi, Direttore Generale Politiche Industriali e Competitività del Ministero per lo Sviluppo Economico, e ha visto la partecipazione di Manuela Arata del CNR e Rodolfo Ortolano dell’Unicredit Group.

Il programma Industria 2015 coinvolge tre settori economici, per ognuno dei quali è stato creato un apposito bando di finanziamento:

  • Mobilità Sostenibile;
  • Efficienza Energetica;
  • Nuove Tecnologie per il Made in Italy.

Rispetto agli obiettivi originali del 2007 – ha riferito Bianchi nel corso del convegno – è stata necessaria una ridefinizione del concetto di industria in senso moderno, di un modello, cioè, che non si limiti all’aspetto manifatturiero, ma che coinvolga anche gli ambiti della ricerca e dei servizi.
Da qui, la presenza all’incontro di Arata e Ortolani, rappresentanti del sistema della ricerca e del sistema bancario, che hanno illustrato, rispettivamente, le esperienze di sinergia tra CNR ed imprese avviate positivamente negli ultimi anni, e il ruolo delle banche, in particolare di Unicredit, relativamente a tre specifici aspetti: solidità contrattuale e sostenibilità dei progetti nelle reti d’impresa, sostegno ai giovani imprenditori, promozione dell’internazionalizzazione.

I tre obiettivi che il Ministero si propone di raggiungere con questo programma riguardano:

  • spostamento dell’asse dell’intervento pubblico verso l’innovazione e la ricerca;
  • concentramento dell’attenzione su aree tecnologiche di sviluppo prioritarie come, ad esempio, la sostenibilità ambientale e le nuove tecnologie per il Made in Italy e i beni culturali;
  • promozione della collaborazione tra imprese e centri di ricerca attraverso progetti di filiera.

Inoltre, ai microfoni di Fasi.biz, Bianchi ha definito meglio il quadro dei tre bandi di Industria 2015. Lo stato di avanzamento dei fondi impegnati è di 850 milioni di euro. Rispetto ai primi due, relativi all’efficienza energetica e alla mobilità sostenibile, si sta al momento concludendo la fase dei decreti e le imprese stanno cominciando a mandare i PAL.
Il livello delle erogazioni – ha specificato il direttore generale – è ancora molto basso, ma si prevede un'accelerazione nei prossimi mesi.

Per ciò che concerne i contratti di sviluppo, Bianchi ha affermato che l'ultimo decreto del Ministro è al momento in fase di registrazione alla Corte dei Conti. Solo dopo la pubblicazione di quest’ultimo, le imprese potranno presentare le domande.
La successiva fase di istruttoria si dovrà svolgere entro 3 mesi e quindi – ha aggiunto – si conta che per la fine dell’anno possano partire i primi contratti. Tuttavia, nelle aree di crisi particolarmente importanti l’intero processo avrà una corsia privilegiata. A Termini Imerese, per esempio, si auspica di avere i primi contratti entro la fine di luglio.

Interpellato anche riguardo alla possibilità di adottare procedure particolari per garantire la trasparenza del processo, Bianchi ha ricordato che lo strumento è in mano ad Invitalia – il soggetto gestore del programma, che già sta valutando i primi progetti relativi alle aree di crisi – e ha infine concluso che, considerato l’importo elevato delle risorse coinvolte nel processo, la trasparenza delle procedure risulta un aspetto di primaria importanza.

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