Convegno CNA sulle Pmi: Romani interviene su ICE e aumento dell'Iva
No alla soppressione dell'ICE e ad interventi sull'Iva almeno per il momento. Tuttavia, il Governo ha una delega per fare la riforma fiscale che non si esclude possa interessare anche l'imposta sul valore aggiunto. Queste le anticipazioni del ministro dello Sviluppo Economico Romani, durante il convegno organizzato dalla CNA (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) sulle sfide che devono affrontare le Pmi.
Sono la dimensione, l'innovazione e l'internazionalizzazione le tre sfide principali per il sistema produttivo italiano – il cui successo, nelle parole del presidente di CNA Industria Giorgio Tabellini, è frutto di merito e non di una casualità accidentale – ma che deve confrontarsi con le trasformazioni e l'interdipendenza che caratterizzano l'economia globale.
Servono quindi soluzioni all'altezza dei tempi, ma anche misurate sulle esigenze specifiche delle piccole e medie imprese. Tra queste, Tabellini ne ha sottoposte alcune al ministro Romani:
- sostegno fiscale e finanziario all'aggregazione delle imprese;
- incentivi alla formazione e all'innovazione;
- definizione di una strategia di medio-lungo termine per il sistema produttivo;
- riorganizzazione dell'ICE.
Il ministro ha risposto prontamente in merito all'Istituto per il commercio estero, dichiarandosi decisamente contrario alla sua chiusura e impegnato piuttosto a formulare un percorso di autoriforma, che porti a ridurre le strutture nazionali e a coordinare meglio quelle presenti all'estero insieme alle sedi di altri istituti, come ad esempio SACE, e alle ambasciate.
L'idea è quella di avere in ciascun Paese straniero una sorta di "Casa Italia", che racchiuda tutto ciò di cui un'impresa può aver bisogno nel momento in cui si reca all'estero.
Anticipando le domande dei giornalisti sulla manovra per il pareggio di bilancio e sulla riforma del fisco, Romani ha detto che al momento il Governo non intende toccare l'Iva, mentre in merito a Basilea 3 il ministro ha condiviso le preoccupazioni delle imprese che temono una stretta al credito.