Toscana: finanziamenti per il settore vitivinicolo
È stata firmata lo scorso 27 luglio l’intesa tra Regione, Fidi Toscana e Consorzio Vino Chianti, che stabilisce un intervento di credito su misura a sostegno delle imprese vitivinicole toscane. Le tipologie di azioni previste dall’accordo sono molteplici e puntano ad incoraggiare un settore che necessita di crescere e acquistare competitività sui mercati mondiali.
Possono beneficiare dell’intervento tutte le aziende del settore che presentano uno stato economico e finanziario “sano”. Sono incluse tra queste anche le imprese costituite da meno di tre anni, alle quali potrà essere concesso un finanziamento solo a fronte di un progetto di investimento e di un coinvolgimento finanziario dell’impresa stessa pari, almeno, al 20%.
Le aziende vitivinicole potranno richiedere mutui ipotecari fino a 30 anni finalizzati all’ampliamento della struttura, all’acquisizione di terreni e al reintegro di liquidità per investimenti fatti nei precedenti tre anni di attività. Finanziamenti ipotecari per un periodo di 25 anni, con preammortamento di 5 anni, verranno invece concessi per il reimpianto o l’impianto di nuovi vigneti.
Tra le altre azioni previste dall’accordo, vi è anche la possibilità di finanziamento per le imprese impegnate nell’invecchiamento di grandi vini o vini d’elite e per quelle che realizzano impianti fotovoltaici. Possibilità di credito sono previste, inoltre, per le operazioni di leasing, consolidamento della passività, estinzione di finanziamenti già erogati e interventi di pronto soccorso connessi con fenomeni meteorologici eccezionali.
L’importo massimo di garanzia concesso a ciascuna impresa beneficiaria è pari ad un milione e mezzo di euro.
“Ci auguriamo che questa risposta concertata e condivisa con le organizzazioni rappresentative del settore – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura in occasione dell’accordo – sia in grado di correggere debolezze strutturali e problemi congiunturali che ancora assillano le imprese vitivinicole toscane, problemi in gran parte legati ai costi che non sono coperti dai prezzi ancora troppo bassi e alla mancanza di liquidità spesso legata alle piccole dimensioni dell’impresa. E che possa costituire un trampolino di lancio per una solida e duratura ripresa”.