Copyright: estesi a 70 anni i diritti d'autore dei musicisti

CD - TomTheHandDa ora in avanti interpreti e produttori musicali potranno tutelare più a lungo le proprie opere, grazie alla nuova direttiva europea sul copyright. Il documento, approvato il 12 settembre scorso dal Consiglio europeo, in accordo col Parlamento, modifica la vecchia direttiva del 2006, estendendo da 50 a 70 anni i termini per la tutela della proprietà intellettuale.

La normativa intende rafforzare la tutela dei diritti d'autore in campo musicale, riconoscendo il contributo creativo ed artistico di interpreti ed esecutori, che spesso non possono fare affidamento su uno stipendio regolare.

Se da un lato sempre più giovani entrano a far parte del mondo della musica, dall'altro l'aspettativa di vita è aumentata, hanno rilevato gli europarlamentari, evidenziando la necessità di tutelare gli artisti per l'intero arco della loro carriera. L'estensione del copyright a 70 anni permetterà di tutelare tanto gli artisti emergenti quanto quelli presenti da tempo sulla scena musicale, che spesso non percepiscono alcun compenso sebbene le loro opere siano ancora popolari.

La direttiva stabilisce, inoltre, che all'interno dei contratti stipulati tra artisti e produttori sia presente la clausola del "o lo usi o lo perdi"; la clausola consentirà ai musicisti di riavere i diritti sulle proprie opere qualora i produttori non siano in grado di commercializzarle. In questo modo gli artisti avranno la possibilità di cercare un altro produttore o di vendere le loro opere per proprio conto, ad esempio via Internet.

Infine, i produttori dovranno istituire un fondo in cui depositare il 20% dei ricavi ottenuti dalla vendita delle opere. Le risorse del fondo saranno utilizzare per supportare i musicisti emergenti.

"La nuova legislazione dà ai musicisti il riconoscimento e la ricompensa che giustamente meritano per i contributi artistici dati alla società", ha dichiarato il Commissario europeo per il mercato interno, Michel Barnier.

La direttiva è stata adottata nonostante l'opposizione di Svezia, Paesi del Benelux (Olanda, Belgio e Lussemburgo), Repubblica ceca, Slovacchia, Romania e Slovenia ed entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea.

Direttiva

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