Arriva il registro europeo per le emissioni di CO2
Sarà ultimato a breve il passaggio definitivo al registro unico per le emissioni inquinanti, previsto dalla Direttiva per l'Emissions Trading 2009/29/CE. Negli ultimi mesi gli Stati membri hanno trasmesso i dati dei propri registri nazionali alla Commissione europea, che entro la seconda metà di ottobre comunicherà la sospensione del trasferimento e l'adozione ufficiale del registro unico. I registri nazionali raccolgono informazioni sullo scambio delle emissioni nell'ambito del European Emissions Trading System (EU ETS), il sistema europeo che regolamenta la compravendita delle quote di CO2. L'EU ETS è stato introdotto nel 2005 e coinvolge tutti gli Stati membri dell'UE, a cui si affiancano Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
L'EU ETS, istituito con la direttiva europea 2003/87/CE, prevede l'assegnazione di quote di emissione a tutti gli impianti appartenenti a determinate categorie e la possibilità, per tutti gli operatori degli impianti, di scambiare quote di emissione con altri impianti, utilizzando crediti derivanti da progetti JI e CDM per la di riduzione delle emissioni di gas serra
Fino ad oggi i vari registri nazionali sono stati coordinati livello centrale dal CITL (Community Independent Transaction Log) gestito dalla Commissione, ma con il registro unico sarà introdotta una banca dati elettronica altamente sicura e standardizzata che potrà essere consultata per avere informazioni su:
- le quote di emissione che sono assegnate e mantenute nei conti dei singoli impianti,
- tutte le transazioni dovute a trasferimenti di quote tra i conti,
- le emissioni annuali dichiarate dagli operatori e convalidate dai verificatori,
- la restituzione annuale delle quote a fronte delle emissioni verificate.