Agenda digitale: il patrimonio culturale UE a portata di click
La Commissione europea ha adottato una raccomandazione in cui invita gli Stati membri ad intensificare le proprie iniziative per favorire la digitalizzazione delle ricchezze culturali e scientifiche d'Europa. L'obiettivo è ampliare l’accessibilità al patrimonio culturale, rendendolo fruibile a tutti i cittadini dell'Unione in qualsiasi momento, per motivi di studio, lavoro, svago, nonchè promuovere la crescita nelle industrie culturali europee.
In particolare, la Commissione invita gli Stati membri a mettere in comune le rispettive risorse al fine di:
- sviluppare piani rigorosi per i propri investimenti nella digitalizzazione e favorire partenariati pubblico-privati equi ed equilibrati per la condivisione dei relativi costi;
- inserire in Europeana - biblioteca, archivio e museo digitale d’Europa, varata nel 2008, attraverso cui dovrebbero essere resi disponibili i materiali digitalizzati - 30 milioni di oggetti entro il 2015 rispetto ai 19 milioni attualmente disponibili, anche grazie ai finanziamenti pubblici;
- incrementare la presenza in rete di materiale coperto dai diritti d’autore, istituendo un quadro normativo di riferimento che consenta la digitalizzazione su larga scala e l’accessibilità transfrontaliera delle opere fuori commercio,
- rafforzare le proprie strategie e adattare la propria legislazione per garantire la conservazione a lungo termine del materiale digitalizzato.
“L’Europa possiede probabilmente il più vasto patrimonio culturale del mondo. Non può permettersi di perdere l’opportunità offerta dalla digitalizzazione e rimanere inerte di fronte al declino culturale” ha dichiarato la commissaria europea per l’Agenda digitale e vicepresidente della Commissione, Neelie Kroes. “La digitalizzazione porta la cultura nelle case della gente e costituisce una risorsa preziosa per l’istruzione e per il settore del turismo, dei giochi, dell’animazione e dell’industria culturale in genere. Investire nella digitalizzazione stimolerà la nascita di nuove imprese e creerà nuovi posti di lavoro”.
Al fine di ottenere una ripartizione più equilibrata di ciascun Paese europeo, la raccomandazione stabilisce un contributo minimo di contenuti che ciascuno Stato membro dovrà apportare ad Europeana entro il 2015.
Il progetto rientra nell'ambito dell’Agenda digitale per l’Europa, che pone fra i suoi principali obiettivi l’adozione di misure adeguate a supporto delle industrie culturali e creative e l’elaborazione di un modello di finanziamento sostenibile per Europeana.