Pacchetto anticrisi: maxiemendamento alla Legge di Stabilita'
Nessun decreto legge, ma un maxiemendamento al ddl Stabilità per portare il Paese fuori dalla crisi. A comunicarlo è stato il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. La decisione del Consiglio dei Ministri è giunta in tarda serata, dopo una lunga giornata di incontri di governo.
I dettagli del documento ufficiale non sono ancora stati definiti. A quanto riferito, alla fine del Consiglio dei Ministri è stato stilato un testo riportante le specifiche misure approvate; tuttavia, questo potrebbe non corrispondere a quello del maxiemendamento in via di ufficializzazione. In base alle stime, tra le misure che con maggiore probabilità saranno contenute nel testo, emergono attualmente:
- dismissioni degli immobili pubblici, con particolare riguardo al patrimonio della difesa;
- defiscalizzazione di Ires e Irap per i concessionari delle grandi opere;
- semplificazione burocratica per le imprese e potenziamento dell'apprendistato come strumento per favorire l'occupazione;
- norme sul trasporto locale e sul pubblico impiego;
- interventi di sostegno per il Mezzogiorno.
Smentite, invece, le voci che annunciavano una tassa patrimoniale, il ripristino dell’Ici sulla prima casa e un prelievo forzoso del 5 per mille sui conti correnti.
La notizia di voler ricorrere a un maxiemendamento è giunta parzialmente a sorpresa nella tarda serata di ieri; dopo il Comitato di Stabilità tenutosi nel pomeriggio al Ministero del Tesoro, infatti, un decreto legge sembrava la prospettiva più plausibile. Prospettiva, pare, bloccata dal presidente Napolitano a causa della presenza di provvedimenti non pertinenti alla crescita del Paese e di misure ancora troppo controverse.
Il governo, dunque, continua in queste ore a lavorare sul documento definitivo da presentare in Francia, dove i leader internazionali si stanno già preparando all’avvio dei lavori del G20.