La BCE taglia i tassi dello 0,25 per cento
Primo discorso alla guida della Banca Centrale Europea per Mario Draghi. Il neo presidente ha annunciato la decisione del Consiglio direttivo della BCE di ridurre il tasso fisso di rifinanziamento al 1,25%, il tasso marginale dal 2,25% al 2% e quello sui depositi dallo 0,75% allo 0,50%. Positive le reazioni sui mercati europei.
La decisione, definita unanime dal presidente Draghi, è stata immediatamente appoggiata dal Fondo Monetario Internazionale.
Le prospettive di crescita sono giudicate moderate e ancora sottoposte a grande incertezza, mentre dovrebbe rimanere stabile l'inflazione.
Secondo l'ex governatore di Bankitalia, uno stimolo allo sviluppo potrebbe venire dai mercati delle economie emergenti e dalle misure a supporto del sistema finanziario adottate dall'UE. Ma, soprattutto, occorre che i Paesi membri accelerino urgentemente l'implementazione di misure per la stabilizzazione finanziaria e di riforme strutturali che accrescano la competitività e che rispettino gli impegni concordati lo scorso 26 ottobre.
Infine, alla domanda circa la possibilità di nuovi acquisti di titoli di Stato da parte della BCE, Draghi ha dichiarato: "non siamo forzati da nessuno, siamo indipendenti. E' tutto".