Accordo Ue-Marocco: via libera del Parlamento di Strasburgo

Agricoltura in Marocco - foto di Lucien MahinFavorire gli scambi tra Unione europea e Marocco e la transizione democratica a seguito degli eventi della Primavera araba. E' questo l'obiettivo dell'accordo per liberalizzare il commercio dei prodotti agricoli e della pesca, approvato ieri dal Parlamento europeo. Molti i no, 225, contro i 369 voti a favore e le 31 astensioni, a segnalare le preoccupazioni di quanti temono l'arrivo di prodotti che minaccerebbero gli operatori europei.

L'accordo prevede l'eliminazione, del 55% dei dazi doganali (rispetto al 33% attuale) sui prodotti agricoli e ittici marocchini e del 70% sui prodotti europei (rispetto all'1% attuale) nel corso dei prossimi 10 anni.

Per i prodotti più sensibili, come pomodori, fragole, cocomeri e aglio, gli europarlamentari hanno stabilito un aumento moderato delle quote di scambio, con variazioni stagionali per evitare distorsioni sul mercato europeo.

Inoltre, i prodotti marocchini dovranno rispettare gli standard sanitari europei.

Molti eurodeputati hanno contestato l'accordo, temendone le conseguenze sui piccoli agricoltori europei. Tra questi, il relatore Josè Bové che, dopo il voto, ha deciso di ritirare il proprio nome dalla relazione.

Per dare voce a queste preoccupazioni, insieme all'accordo, è stata adottata una risoluzione non legislativa che raccoglie le criticità individuate nell'intesa e chiede alla Commissione di monitorarne l'applicazione, per assicurarsi che non si verifichino frodi e per valutarne l'impatto sul reddito dei produttori Ue.

Links

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 14 febbraio 2012 sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione di un protocollo all'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e il Regno del Marocco, dall'altra, riguardante un accordo quadro tra l'Unione europea e il Regno del Marocco sui principi generali della partecipazione del Regno del Marocco ai programmi dell'Unione.

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