Auto: Tajani, più fondi per innovazione
Il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Industria Antonio Tajani vola a Berlino per illustrare - in occasione della conferenza sulla mobilità del futuro promossa dal Club dell'Automobile tedesco (Adac) - ai massimi esponenti dell'industria automobilistica tedesca ed europea il piano auto dell'Ue. Fondi per l'innovazione, un quadro regolamentare che favorisca la competitività e accesso equo a mercati e risorse: queste le chiavi della strategia per difendere la leadership europea nel comparto.
Risorse per l'innovazione
L'industria Ue deve concentrarsi su due fronti, spiega Tajani: da un lato si deve "continuare a lavorare su una maggiore efficienza del motore a caldo, che resterà il più diffuso almeno per il prossimo ventennio", dall'altro ci si deve "preparare all'auto del futuro, con motori a freddo e zero emissioni, che vedrà una diffusione su più ampia scala già a partire dal 2020".
Per questo servono investimenti in ricerca e sviluppo e finanziamenti a livello europeo e nazionale.
Tra questi, il commissario propone di:
- rilanciare l’iniziativa 'Green Cars' e l'aumento della sua dotazione finanziaria a un miliardo e mezzo di euro, nell'ambito di Horizon 2020;
- prevedere azioni specifiche per l'innovazione industriale a valere sul rifinanziamento della Bei, deciso dall'ultimo Consiglio europeo;
- utilizzare i project bond per per la diffusione di reti intelligenti e colonnine di ricarica;
- approfittare dell'iniziativa 'Smart Cities' per fare delle città veri e propri laboratori tecnologici per la mobilità del futuro;
- incoraggiare gli appalti pubblici che spingano la mobilità innovativa e sostenibile.
Regole per la competitività
Per evitare "regole punitive o irrealistiche che non fanno altro che spingere verso la delocalizzazione", precisa il vicepresidente, "ho chiesto e ottenuto che prima di proporre nuove regole, la Commissione effettui un test di impatto sulla competitività dell'industria". Una prassi che sarà applicata a cominciare dalla proposta di revisione della direttiva ETS.
Inoltre, continua il commissario, "ho proposto un regolamento che semplifica la registrazione delle auto nei diversi Stati membri, favorendo anche la mobilità delle auto aziendali e per noleggio".
Equità per il libero scambio
Sì all'apertura dei mercati, ma non a tutti i costi. Tajani si dice contrario ad "accordi commerciali squilibrati che non garantiscano reali sbocchi a parità di condizioni" e punta all'armonizzazione delle norme tecniche per l'internazionalizzazione.
Sul fronte dell'accesso alle materie prime strategiche per la produzione di auto, invece, il vicepresidente ricorda i recenti accordi con la Groenlandia "per una maggiore sicurezza di approvvigionamento europea".