Governo-sindacati: faccia a faccia su produttivita' e costo del lavoro
Dopo gli imprenditori, il 5 settembre scorso, oggi tocca ai sindacati sedersi al tavolo della crescita inseme al governo. "Ci vediamo in un momento carico di tensioni e di preoccupazioni" avrebbe detto il presidente del consiglio Mario Monti, secondo indiscrezioni, nel suo intervento di apertura. "Vorremmo ragionare con voi e con il vostro contributo di produttività come uno degli elementi essenziali della crescita e dell’occupazione".
A rappresentare il Governo nella riunione a Palazzo Chigi - iniziata poco prima delle 17 e proseguita per circa due ore - oltre al premier Monti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, i ministri Corrado Passera, Vittorio Grilli, Elsa Fornero, Fabrizio Barca, Enzo Moavero.
Per i sindacati, invece, presenti il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il leader della Cisl Raffaele Bonanni, Antonio Foccillo per la Uil e il segretario generale dell'Ugl Giovanni Centrella.
"Il ritardo di produttività dell'Italia rispetto agli altri Paesi sta aumentando" ha fatto notare Passera. Pertanto, "recuperare la competitività delle imprese é ora una sfida del paese da prendere in considerazione. Forse ancora più importante dello spread" avrebbe sottolineato Monti.
E ancora, il premier: "Per migliorare la produttività e ridurre il costo del lavoro il Governo non pensa alla moderazione salariale ma piuttosto alla modernizzazione delle relazioni industriali in modo da affrontare lo spread di produttività tra l'Italia e l'Eurozona [...] Il ruolo del governo è quello di porre il problema e di farlo cogliere alle parti sociali e all'opinione pubblica; ed è quello di facilitare le due parti a confrontarsi su questo tema [...] Toccherà al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera seguire il confronto tra Governo e parti sociali sulla produttività e sulla competitività delle imprese".
In termini di tempi e scadenze, Monti mette in evidenza che "c'è urgenza di uno sforzo per risultati concreti nel tavolo tra sindacati e imprenditori: abbiamo poche settimane disponibili prima dell'Eurogruppo e del vertice Ue di ottobre"; pertanto, "al massimo in un mese servono segnali concreti".
Secondo Passera "ci sono margini per mettere più soldi in tasca alla gente", ma "senza aumenti di produttività, aumenti salariali saranno impossibili [...] Intendiamo mettere le poche risorse che abbiamo come un'azione di supporto a quello che porterete come sindacato dal tavolo con gli imprenditori, speriamo già nei prossimi giorni e comunque il più presto possibile".
Categorica Camusso: "Serve ridare fiducia alle persone cominciando con la detassazione delle tredicesime" da compensare con le risorse "recuperate dalla lotta all'evasione [...] La crescita non può dipendere da quello che le parti sociali possono fare in termini di produttività aziendale. Servono interventi sulla produttività di sistema, politiche industriali ed energetiche da parte del governo».
Più aperto al dialogo, invece, Bonanni, che rinnova la disponibiltà del sindacato a lavorare insieme al governo per riprendere la strada della crescita.