Piemonte: Regione, Abi e Unioncamere a sostegno dell'imprenditoria femminile
La Regione rafforza il proprio impegno a favore dell’imprenditoria femminile con un nuovo protocollo d’intesa firmato il 1° ottobre 2012 a Torino dall’assessore regionale al Bilancio e alle pari opportunità Giovanna Quaglia, dal presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello e dal presidente dalla commissione regionale dell’Abi Antonio Nucci. L’accordo intende potenziare gli strumenti regionali già esistenti a sostegno delle imprese femminili attraverso convenzioni con gli istituti di credito e nuovi servizi di assistenza e consulenza.
"La realtà piemontese è caratterizzata da una presenza forte di imprese femminili - nel 2012 sono oltre 111mila (23% circa del totale) -, soprattutto nel settore terziario, tanto che la nostra regione si attesta tra le prime cinque in Italia", ha spiegato Quaglia.
L'amministrazione piemontese, infatti, ha sviluppato nel corso degli anni diverse misure per promuovere le imprese femminili, come:
- il Fondo di garanzia per l’accesso al credito delle piccole imprese gestite in maggioranza da donne, (istituito presso Finpiemonte), a cui hanno avuto accesso 1.748 imprese per un importo di garanzie concesse pari a circa 41 milioni di euro (attualmente le risorse a disposizione ammontano a circa 6 milioni di euro);
- misure di accompagnamento all’avvio di impresa a favore di chi ha un’idea imprenditoriale e tutoraggio per i tre anni successivi la costituzione dell’impresa;
- misure per promuovere e sostenere la nascita di nuove imprese spin-off della ricerca pubblica;
- misure a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa;
- microcredito per dare opportunità a donne, senza risorse economiche ed escluse dal circuito tradizionale del credito, di realizzare il loro progetto imprenditoriale o di avviare un'attività autonoma.
"La rinnovata collaborazione con Abi - ha proseguito l’assessore - permetterà di favorire apposite convenzioni con le banche, proposte di copertura assicurativa e di potenziare il servizio di assistenza e consulenza alle imprese a rischio di continuità, svolto dagli sportelli provinciali nati da un’apposita misura regionale".
"Le banche italiane – ha dichiarato Nucci – sono convinte del ruolo strategico delle donne nell’economia del paese proprio per la capacità di adattamento che stanno dimostrando nel corso della crisi". Investire sulle donne significa investire sugli atteggiamenti che il futuro dell’economia sta avvalorando essere fattori vincenti: senso della realtà, ottimismo, tenacia. Secondo le ultime indagini dell’Osservatorio Abi-Censis sulla società italiana, "le donne italiane sono le più intraprendenti d’Europa", ha continuato Nucci, con un tasso di lavoro autonomo superiore rispetto alla media europea, il 16% contro il 10%. "L’accordo che stiamo sottoscrivendo - ha concluso il presidente - grazie alla collaborazione con i principali attori istituzionali e d’impresa sul territorio, servirà a tutelare e rafforzare questo scenario e a rispondere alle esigenze finanziarie delle imprenditrici favorendone l’accesso al credito".