Fondi Ue: la spesa italiana va al rilento, target di ottobre ancora lontani
Solo +1,2%. E' ridotto all'osso il dato relativo allo stato di attuazione della politica di coesione per le regioni italiane. Rispetto allo scorso trimestre, quando le certificazioni di spesa presentate a Bruxelles raggiungevano per l’intera Italia il 25,1%, oggi, in base ai nuovi dati elaborati dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e aggiornati al 30 settembre, si fermano al 26,3%. Un dato che non fa gioire il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. In base alle stime attuali, le Regioni più sviluppate si attestano al 35,5% di spesa. Mentre delude il dato relativo a quelle meno sviluppate, ferme al 22,6%.
Abbiamo ancora "27 giorni di tempo per raggiungere i target nazionali di ottobre", fa notare il ministro. E chiama in ballo 35 amministrazioni pubbliche regionali e nazionali: se l'obiettivo "non sarà centrato il Programma subirà un definanziamento automatico a favore di altri interventi". Obiettivo che, tradotto in cifre, equivale a recuperare 1,6 punti – quelli che ci dividono, ad oggi, dal target nazionale di fine ottobre.
Nel complesso, dei 52 programmi dell'intera Italia (a valere su fondi Fesr e Fse), solo 17 hanno già raggiunto il target di ottobre. Uno dei più problematici è il programma Trasporti (Reti e Mobilità), per cui la spesa è ferma al 12,4%.
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Grafico attuazione Politica di coesione Figura 1
Grafico attuazione Politica di coesione Figura 2
Grafico attuazione Politica di coesione Figura 3
Grafico attuazione Politica di coesione Figura 4
Grafico attuazione Politica di coesione Figura 5