Fondi Ue: il programma Attrattori culturali cambia
'Attrattori culturali, naturali e turismo', ovvero l'unico programma operativo nella cornice del Piano di Azione Coesione che non ha raggiunto gli obiettivi fissati a livello comunitario, verrà completamente ripensato. Tempi certi, metodi nuovi e criteri più snelli, saranno le nuove parole d'ordine. Attrattori, infatti, è l'unico dei 52 programmi operativi in Italia che, nonostante la forte accelerazione di spesa compiuta dal paese nel 2012, non ha raggiunto le mete prefissate, causando la restituzione a Bruxelles di 33,3 milioni di euro.
Grazie al lavoro comune fra Stato e Regioni, il programma viene rilanciato partendo da tre elementi fondamentali:
- l’attuazione, già in corso, del Grande progetto Pompei, autorizzato in tempi record dalla Commissione europea e dotato di 105 milioni di euro;
- l’adozione, stabilita dal Piano di Azione Coesione, di criteri di selezione degli interventi in aree di attrazione culturale e naturale più stringenti, soprattutto di rilevanza strategica e avanzamento della progettazione, e la ridefinizione del quadro finanziario per renderlo adeguato e realistico rispetto al triennio di attuazione in cui il nuovo programma va realizzato;
- l’individuazione e la selezione a regia nazionale e regionale di interventi rispondenti ai nuovi criteri e di altri interventi per i quali verrà completata la progettazione.
Il nuovo programma operativo si inquadrerà in un modello di governance semplificata rispetto al passato, che punterà sulla cooperazione istituzionale e tecnica fra Centro e Regioni sulla base di specifici accordi operativi di attuazione degli interventi. E sarà anche un ponte verso il prossimo periodo di programmazione 2014-2020.