Professional day 2013: le idee dei professionisti per rilanciare la crescita
'Dalla protesta alla proposta'. Con questo slogan i professionisti italiani si sono dati appuntamento oggi, all’Auditorium della Conciliazione di Roma, per condividere una serie di idee sul futuro del paese a partire dal punto di vista dei due milioni e 300mila iscritti agli ordini e ai collegi. A contribuire all'edizione 2013 del Professional Day, rappresentanti dei diversi partiti politici e cento città collegate in diretta satellitare e streaming.
Al centro dell'assemblea - organizzata da Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali (CUP), Associazione degli enti previdenziali privati (AdEPP) e Professioni Area Tecnica (PAT) - i temi del lavoro e del welfare, della giustizia e della legalità, dell'ambiente e della sicurezza e, infine, della salute.
Per stimolare l'occupazione, i professionisti chiedono, infatti, tra le altre cose, di diminuire la pressione fiscale sulle aziende e di cambiare la tassazione sui fondi di previdenza, oggi pari a quella prevista per i fondi speculativi.
A ostacolare lo sviluppo economico dell'Italia, inoltre, è anche il malfunzionamento della macchina giudiziaria, da riformare con il contributo delle professioni. Un'esigenza testimoniata dai numeri: "9 milioni e mezzo di processi pendenti, 130mila prescrizioni nel penale, 47mila posti nelle carceri per oltre 65mila detenuti", per non parlare dei risarcimenti dovuti ai cittadini per i ritardi giurisdizionali.
Passando ai temi dell'ambiente e della sicurezza, le proposte delle professioni dell'area tecnica per aprire la strada allo sviluppo sostenibile spaziano dal rafforzamento del piano per la riduzione consumi energetici all'introduzione di agevolazioni fiscali per la rottamazione impianti elettrici inefficienti, passando per la riqualificazione del patrimonio costruito, in modo da fermare il consumo di suolo.
Infine, la salute, settore in cui i tagli alle risorse "pregiudicano un bene e un diritto" dei cittadini, ma compromettono anche il contesto entro cui i professionisti si trovano ad operare.
Ad alternarsi sul palco, politici dei vari schieramenti che, durante le quattro tavole rotonde, hanno commentato le proposte dei promotori e illustrato le proprie posizioni.